Tempo di presentazioni e test nel mondo dei motori a due e
quattro ruote. Tempo di sogni e speranze. Quelli di Valentino Rossi e la sua
Ducati, per l’ennesima volta rinnovata fino all’ultimo bullone rispetto alle
precedenti versioni. La Gp12 è un po’ più “giapponese”, più simile a Honda e
Yamaha, con telaio perimetrale e con distribuzioni e misure più congeniali allo
stile di guida del nove volte campione del mondo, la cui volontà è stata
fondamentale in sede di progettazione, nel convincere cioè Ducati a sconfessare
il proprio progetto, originale e rivoluzionario ma rivelatosi perdente. Nella
presentazione di Gennaio a Madonna di Campiglio non è arrivato alcun proclama. L’obiettivo
sembra che sia lottare per il podio, per poi fare l’ultimo, più difficile step,
lottare per la vittoria. Detta così, sembra che il 2012 sia solo un trampolino
di lancio verso il mondiale 2013……
Se le presentazioni e
le dichiarazioni della off-season lasciano il tempo che trovano, le cose
iniziano a farsi serie con i primi test stagionali, effettuati in malesia qualche
giorno fa. Test dominati da Stoner (che pure aveva saltato il primo giorno per
un fastidio alla schiena) e la sua Honda, moto che sembra già perfetta,
soprattutto se in sella c’è l’australiano. Bene anche Lorenzo. E Rossi? Il suo
distacco da Casey è arrivato a toccare 1,2”, mentre dagli “umani” ha beccato
mezzo secondo. No, non voglio mettermi a commentare noiosi dati sui tempi,
sulle gomme e compagnia bella. I test sono sempre test.
Piuttosto vorrei soffermarmi su un particolare che mi ha
colpito molto, ovvero la felicità, la fiducia e i sorrisi degli uomini ducati e
dello stesso Rossi durante e dopo i test. Come può Rossi essere contento di
beccarsi più di un secondo da Stoner? Come può dirsi soddisfatta la Ducati di
arrancare ancora nelle retrovie? “Avremmo firmato per dei risultati così”.
Davvero? Al di là del fatto che la moto era alla prima uscita assoluta, che ha
risposto bene alle regolazioni, che ha dato sensazioni positive in curva e in
frenata, punti dolenti della Gp11, che ha ancora margine…..al di là di tutte le
attenuanti e spiegazioni, fa specie sentire Rossi soddisfatto di un risultato
del genere, quando in passato un secondo posto o anche solo un decimo di
distacco, era sinonimo di sconfitta. I tempi cambiano e i test sono test ma…..
Tempo di presentazioni e di test anche in formula uno. Via
il velo dalla nuova Ferrari e…..sorpresa! La F2012 ha il musetto con uno scalino
netto e pronunciato, nuova soluzione aerodinamica. “Tanto brutta quanto innovativa”, la reazione
di tutti. E speriamo che l’equazione macchina brutta = vincente si avveri come
nel 2007. Finalmente un colpo di genio alla Ross Brawn, alla Newey! Macchè, una
dietro l’altra tutte le altre vetture presentate hanno mostrato la stessa
identica soluzione! E c’è chi addirittura ha escogitato un ulteriore
accorgimento, vedere per credere la Red Bull che ha inserito una presa d’aria nello
scalino.
Nemmeno il tempo di
carpire le ulteriori nuove soluzioni tecniche che le monoposto sono già scese
in pista a Jerez de la Frontera per i consueti test di inizio stagione. Se
analizziamo i tempi di questi quattro giorni di prove, notiamo che la Ferrari
ha avuto delle difficoltà, con Massa prima e con Alonso poi. Difficoltà che
tradotte in distacco fanno due secondi tondi tondi. Campanello d’allarme? Ci
pensa lo stesso Alonso, mentre scrivo, a firmare il miglior tempo dell’ultimo
giorno. Le solite stranezze da test? Forse, ma certi segnali sono chiari e si può azzardare qualche analisi.
La Ferrari sta
pagando la rivoluzione attuata nel progetto, realizzato all’insegna dell’azzardo
e dell’innovazione per recuperare il gap dai rivali Red Bull, sempre all’avanguardia.
Mentre questi ultimi infatti hanno portato in pista una monoposto che è
naturale evoluzione della precedente, gli uomini in rosso hanno tra le mani una
macchina completamente nuova, da conoscere. Tanti dubbi, poche certezze. Ma
niente paura, fa parte del gioco. Il miglior tempo di Alonso è arrivato grazie
alle gomme soft, storicamente la mescola più adatta per la Rossa. C’è da
lavorare invece sulle medie e sulle dure, storicamente mescole infauste per la
Rossa, che non riesce a portarle in temperatura. Anche il nuovo retrotreno, senza più gli
scarichi soffiati, vietati dal regolamento, sembra dare qualche problema, soprattutto
di aderenza. Inoltre c’è da trovare il giusto setting di base da cui partire, perché
la nuova monoposto sembra non rispondere bene alle regolazioni. Questa storia
mi pare di averla già sentita a proposito di un’altra Rossa…..
E le rivali? La Red Bull procede tranquilla, veloce e beata,
nonostante qualche noia di natura elettrica per Vettel. Rosberg e Schumacher hanno girato con la
macchina dello scorso anno e i loro tempi non fanno testo. Più che altro, cosa
sta macchinando quella vecchia volpe di Ross Brawn? Ottimo il feeling tra
Raikkonen e la sua Renault, speriamo che il finlandese torni protagonista.
Punto di domanda sulla McLaren, l’unica a non aver adottato il sistema dello "scalino”.
In mezzo a tutti questi se e ma, forse e però, non vedo l’ora
che arrivino le gare e gli impegni ufficiali. Nel frattempo però lasciatemi
continuare……se il buongiorno si vede dal mattino, beh il mattino di Ducati e
Ferrari non è stato dei più incoraggianti!
MDZ