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lunedì 30 agosto 2010

Clamoroso ritiro della Ducati dalla Superbike


Era nell'aria già da un pò, ora è ufficiale: la Ducati non prenderà parte al campionato Superbike 2011, il team ufficiale chiude i battenti, toccherà ai privati portare avanti il glorioso marchio italiano. Una notizia destinata a suscitare molte polemiche tra appassionati e non. La casa italiana ha preso parte in forma ufficiale a tutte le edizioni del mondiale delle derivate dalla serie, dal 1988 ad oggi, risultando la più vincente con 29 titoli, 13 piloti e 16 marche; ha sostenuto il mondiale Sbk in momenti di crisi, ha sempre rappresentato il rifugio dei veri appassionati da mondi meno genuini e più rumorosi come quello del motomondiale. Dici Sbk e ti viene in mente Ducati; un binomio inscindibile, come F1-Ferrari per interci, che si divide. Nel recente passato Borgo Panigale aveva minacciato il suo ritiro per questioni regolamentari che rendono, secondo la casa, meno allettante partecipare al campionato. Meglio quindi prendersi un anno sabbatico per poi ritornare nel 2012, quando la Ducati si presenterà con una nuova moto con soluzioni tecniche innovative, frutto della ricerca per il settore prototipi moto gp. La casa ha dichiarato che garantirà il massimo supporto ai team privati nel prossimo campionato, già in passato team satelliti hanno vinto il titolo piloti. Certamente non sarà la stessa cosa.
Come dicevo, le polemiche infuriano tra gli appassionati della rossa che individuano il principale colpevole del ritiro in Valentino Rossi. Non si può negare che l'approdo di Vale comporti un impegno e costi maggiori per la casa, come non si può negare che comporti introiti notevolmente maggiori, come dichiarato dall'ingegner Filippo Preziosi alla Gazzetta dello Sport. Sono stati sbagliati i tempi dei due annunci, troppo vicini nel tempo per non dare adito a cattivi pensieri: in realtà i due fatti non sono correlati e infatti nel 2012 la Ducati si ripresenterà al via del campionato Sbk con una moto completamente nuova per riprendersi il trono iridato e riaccendere quella fiamma di passione  che scelte sbagliate e piloti inadeguati (Haga e Fabrizio) hanno lentamente spento. Il 2011 in Sbk non sarà lo stesso. Diremo Ducati e ci verrà in mente Valentino Rossi...niente male direi, in attesa del ritorno alla normalità.

MDZ

domenica 29 agosto 2010

Rivoluzione Juve

Gli ultimi giorni hanno portato grandi novità in casa bianconera, con Marotta a movimentare un mercato che come sempre è caldissimo durante l'ultima settimana di Agosto. Nel giro di poche ore in corso Galileo Ferraris sono arrivati Krasic, Aquilani, Quagliarella; hanno abbandonato Torino, suscitando clamore, Diego e Trezeguet. Un piccolo terremoto. Anzi, non mi sembra esagerato parlare di rivoluzione. La Juve che si presenta ai blocchi di partenza a Bari infatti è profondamente rinnovata rispetto all'anno scorso, com'era prevedibile, ma sopratutto rispetto alle prime settimane di preparazione, dato da non sottovalutare: gli ultimi arrivati non hanno mai disputato un minuto in partite ufficiali o amichevoli; Quagliarella verrà gettato nella mischia già oggi a Bari a causa dell'infortunio di Amauri, ma per tutti e tre ci vorrà del tempo per entrare in forma e sintonizzarsi con i nuovi compagni. Un problema in più per Del Neri.
Torniamo alle scelte di mercato. Operazioni discutibili quelle di Marotta: via Diego,su cui Del Neri aveva puntato ed insistito nelle prime partite, ricevendo anche delle buone indicazioni. Probabilmente al brasiliano sarebbe stato bene dare una seconda possibilità, come è stato fatto più volte nella storia bianconera, vedi Platini, Zidane, lo stesso Nedved per citare i casi più celebri. L'affare con il Wolfsburg lascia ulteriori dubbi economici, oltre che tecnici: alla Juve sono andati 15 milioni più eventuali 2 di bonus, con una minusvalenza di circa 8 milioni rispetto alla cifra sborsata solo l'anno scorso. Evidentemente di più non si poteva ottenere e Diego non rientrava più nei piani tecnici della società, come dichiarato dallo stesso giocatore. Tra i tifosi c'è malcontento, perplessità tra gli addetti ai lavori, ma per fortuna la nuova società non si lascia condizionare da questi fattori. Come sostituto sarebbe dovuto arrivare Totò Di Natale, che però ha preferito rimanere ad Udine. La società è corsa quindi ai ripari assicurandosi Fabio Quagliarella, con la formula del prestito oneroso di 5 milioni con diritto di riscatto fissato a 10, operazione in stile Marotta, che ha suscitato la rabbia del popolo partenopeo, infuriato per la partenza dello scugnizzo. A mio parere a priori l'acquisto pare azzeccato, è la seconda punta giusta per il gioco di Del Neri e oltretutto non c'erano grandi alternative alla portata.
Inoltre a sorpresa è arrivato a Torino Alberto Aquilani, in prestito gratuito con diritto di riscatto dal Liverpool. Ritengo questa la scommessa più grande del mercato bianconero: il romano è reduce da due stagioni tormentate dagli infortuni che non gli hanno mai permesso di esplodere definitivamente. Questa stagione sarà per lui cruciale, se fallisce la sua carriera subirà un ridimensionamento. Su di lui ho anche perplessità tecniche: non è troppo simile a Marchisio? Di certo non sono complementari, il che può avere ripercussioni sulla trattativa per il rinnovo contrattuale della giovane promessa bianconera.
Si è conclusa anche la telenovela Krasic, chiamato ad un compito difficile, emulare l'altrettanto biondo Nedved. I numeri e le qualità ci sono, ma il campionato italiano non è quello russo, e la casacca bianconera pesa molto di questi tempi.
Nonostante tutti i colpi messi a segno, la rosa non è ancora completa. Serve assolutamente un' alternativa a De Ceglie, sarebbe utile completare il reparto difensivo con un quarto centrale e stante la partenza di Trezeguet, idolo dei tifosi, c'è spazio anche per un bomber, ma la sensazione è che il reparto offensivo verrà ritoccato nella prossima stagione. Ma gli ultimi giorni hanno dimostrato che le sorprese sono dietro l'angolo, con Borriello, Benzema e il sogno Pazzini alla finestra.
Insomma la Juve 2010/11 è tutta un'altra Juve, Gigi Del Neri dovrà lavorare molto per amalgamare bene la rosa a sua disposizione, sia a livello tattico che mentale: dimenticare la scorsa stagione non è cosa facile, i fantasmi sono dietro l'angolo, ma se il mister saprà trovare in fretta la formula giusta per spazzare via i dubbi ed esaltare le qualità a disposizione, i bianconeri potranno essere protagonisti. Sicuramente il progetto è buono e la base di partenza è ottima. Oggi alle 18 esordio a Bari, e prime risposte.

MDZ

sabato 28 agosto 2010

Scommettiamo che?

Week-end denso di appuntamenti che vede l'inizio della Liga e del nostro campionato. Propongo due scommesse una relativamente facile e l'altra relativamente difficile. Cominciamo con la prima
Manchester- West Ham 1
Chelsea- Stoke 1
Sunderland-Manchester City X2
Roma-Cesena 1
Empoli-Pescara 1X
La quota totale è 2.12: si raddoppia quindi qualsiasi somma giocata per una multipla che non presenta (all'apparenza) grosse difficoltà.

La seconda scommessa vede alcun rischi maggiori:
Liverpool-WBA 1
Milan-Lecce 1
Santander-Barcellona 2  
Benfica-Setubal 1
Lorient-Lione X2  
Udinese-Genoa GOAL  
Quota totale 4.4. Per i più coraggiosi si possono mettere insieme queste due multiple, ne viene un lenzuolone da 11 partite. Complicato ma non troppo 
EL

I sorteggi europei


 Ieri con i sorteggi di Europa League si sono conclusi i gironi per le squadre italiane impegnate nelle coppe europee. A mio avviso tutte e 7 le rappresentanti del nostro paese possono accedere al turno successivo.
L'Inter ha sicuramente il girone più ostico con Tottenham, Werder Brema ed i campioni d'Olanda del Twente ma i campioni d'Europa in carica non dovrebbero aver nessun tipo di problema a passare il girone come prima squadra. Pronostico vede Inter e Tottenham avanti con Werder in Uefa.
E'andata benissimo alla Roma: come squadra di seconda fascia poteva trovare Real Madrid, Barcellona, Manchester United, Chelsea. Il Bayern dopo l'exploit dell'anno scorso non fa paura, Basilea e Cluj sono avversari morbidi per la squadra giallorossa. Pronostico molto sbilanciato con Bayern e Roma avanti senza nessun problema se non quello di disputarsi il primo posto e Basilea in Europa League.
Più complesso il girone del Milan che ha pescato la squadra più forte della seconda fascia, il Real di Cristiano Ronaldo e la migliore della quarta fascia, l'Auxerre che ha eliminato lo Zenit di Spalletti e che è una squadra di ritmo e velocità che può mettere in difficoltà i rossoneri soprattutto se paleseranno le difficoltà di corsa che si sono verificate negli ultimi anni sia in Champions che in patria. In un girone che conta 21 Champions League (più di tutti gli altri messi insieme) non c'è da dimenticare l'Ajax anche se i lanceri a parte il bomber Suarez non paiono far troppa paura.
Il pronostico vede Real Madrid e Milan (in quest'ordine) agli ottavi, con Ajax ed Auxerre che si daranno  battaglia per un posto in Europa League.
Nel girone C vedo Manchester e Valencia avanti con Bursaspor in Europa League e Rangers fuori vista l'enorme difficoltà ed involuzione del calcio scozzese testimonata dal tracollo del Celtic ad Utrecht e delle eliminazioni di Dundee e Motherwell in Europa League ad opera di Aek Atene ed Odense.
Benissimo è andata anche al Barcellona (il mio favorito per questa Champions) che ritrova il Rubin Kazan in un girone equilibrato solo per il secondo posto con Panathinaikos e Copenhagen.
Il girone F dovrebbe essere terreno di conquista per Chelsea e Marsiglia con Spartak Mosca in Europa League e Zilina fuori anche se gli slovacchi hanno eliminato con merito lo Sparta Praga.
Anche il girone H ha un favorito evidente: l'Arsenal di Wenger che pur non essendo una squadra vincente arriva sempre tra le 8 migliori e non dovrebbe aver problemi a passare un girone che vede un'interessante lotta tra Shakatar Donetsk e Braga per il 2°posto con il Partizan cenerentola del girone.
Il girone più equilibrato è il B con Lione,Schalke e Benfica che si giocheranno i 2 posti: andranno avanti le squadre che non perderanno punti contro l'Hapoel Tel Aviv.
Insomma, visti i sorteggi per le favorite l'accesso agli ottavi è tutt'altro che proibitivo. Se mi devo sbilanciare vedo Barcellona su tutti, subito dietro Real Madrid,Chelsea ed Inter. Un gradino sotto il Manchester. La vincente della Champions 2010/2011 dovrebbe uscire da questo lotto di squadre.
In Europa League le nostre quattro rappresentanti hanno gironi ostici ma assolutamente con qualificazione alla portata a patto che si cambi mentalità: l'Europa League è una grande competizione che dev'essere onorata da tifosi, squadra e coperture televisive all'altezza.
La Juve ha trovato il Manchester City ma anche due avversari morbidissimi come Poznan e Salisburgo.
La Samp, inserita in seconda fascia ha evitato Liverpool, Atletico Madrid, Siviglia, Villareal e Porto e ha pescato il PSV, una squadra abituata alle competizioni di livello ma superabile. Il Metalist evoca brutti ricordi ma con un nuovo approccio alla competizione non dovrebbe rappresentare un problema soprattutto in questa fase della stagione. Il Debrecen appare la cenerentola del girone.
Anche il Palermo era inserito in seconda fascia, il CSKA sembra favorito, il Losanna escluso: per il passaggio del turno la corsa è tra Palermo e Sparta Praga, squadra blasonata ma assolutamente alla portata per gli uomini di Rossi.
Il Napoli, inserito in terza fascia non poteva avere un girone morbido e così è stato: Liverpool e Steaua appaiono le avversarie, mentre l'Utrecht può giocare qualche brutta sorpresa in Olanda.
EL

giovedì 26 agosto 2010

Milan-Ibra, si farà?


L'affare che più di ogni altro sta monopolizzando queste ore di calcio mercato è il tentativo di Galliani e del Milan di portare in rossonero Zlatan Ibrahimovic. Le parti sembrano lontanissime dall'accordo. Il Milan non vuole spendere praticamente nulla, il Barcellona non vuol lasciare partire gratuitamente un giocatore che l'anno scorso è costato 50 milioni più il cartellino di Eto'o. L'impressione è che Guardiola non voglia puntare su Ibra: l'acquisto di Villa, l'esplosione di Pedro, la continua crescita di Bojan e di altri giovani del vivaio come Jeffren pongono l'attaccante svedese molto indietro nelle gerarchie del tecnico. Ibra ha uno stile di gioco ed un atteggiamento che c'entra poco con il Barça: non si muove senza palla, non ha grande visione di gioco. Preferisce una squadra che giochi male (Inter di Mancini) ed in cui lui può, sfruttando le sue doti aree e fisiche, farsi valere come uomo d'area, come finalizzatore. Ibra è una prima punta di cui il Barcellona non ha alcun bisogno. Ibra è una prima punta di cui il Milan ha bisogno. Su questa dialettica si gioca l'incontro tra le due società. Il prestito gratuito pare un'ipotesi da fantamercato, il prestito oneroso anche. Come ha detto Raiola un giocatore come Ibra o lo compri a titolo definitivo o non se ne fa nulla. Il Milan mette sul campo Boriello ed Huntelaar altre prime punte che a Guardiola servono a poco se non a far numero in una rosa che, se bisogna trovare per forza un difetto, è relativamente scarsa di uomini.
La volontà di arrivare in fondo alla trattativa c'è: Ibra ha già dato il suo assenso a trasferirsi al Milan ma pare mancare tutto il resto. E senza soldi, anche in questo povero calcio mercato non si può fare molto.
Se il Milan continua questa politica dell'austerità finanziaria che ha portato Sokratias, Yepes ed altri giocatori che a Milanello fino a pochi anni fa passavano solo per essere girati ad altre squadre non c'è possibilità che l'affare si concluda, in caso contrario le possibilità ci sono tutti. La sensazione è che il Barcellona non veda l'ora di scaricare Ibra e che aspetti solo l'offerta giusta.
EL

mercoledì 25 agosto 2010

Samp, che beffa e che peccato!


La Sampdoria esce ai preliminari di Champions League a testa altissima: all'ultimo minuto di recupero una staffilata di Rosemberg forza la partita ai supplementari che saranno un monologo tedesco.
La Samp spinta dal suo pubblico parte benissimo e già dopo 15' una doppietta di Pazzini ribalta il risultato dell'andata. La squadra rivitalizzata dal rombo proposto da Di Carlo appare aggressiva su ogni pallone. Guberti gioca su Frings ed impedisce al Werder di ragionare. Il pressing a centrocampo è asfissiante con Dessena che recupera ogni pallone. Prima di testa e poi con uno splendido tiro al volo su assist di Stankevicus Pazzini fa esplodere Marassi. La Samp tiene il campo benissimo per 60' non concedendo nulla agli avversari, poi a poco a poco la condizione fisica viene meno: Tissone, entrato per Guberti s'infortunia quasi subito e costringe Di Carlo a giocarsi un altro cambio con l'ingresso di Mannini. Il Werder risponde con l'ingresso di Arnautovic e Rosemberg al posto di Borowski e Vagner, inguardabili. Pizzarro viene spostato punta centrale con una squadra tutta offensiva alle spalle. La Samp non soffre ed anzi con una perfetta ripartenza trova il 3° goal con una magia di Cassano all'86'. E'qui che la squadra blucerchiata si siede: non più supportata da una condizione fisica al top la Samp arretra convinta di aver fatto l'impresa. Il Werder porta i due centrali Prodl e Mertesacker in attacco ma la Samp non ha più forza di tenere palla e nemmeno di agire in contropiede, Cassano esausto lascia il posto a Pozzi. Il tributo di Marassi sembra essere la preparazione della festa
Il Werder esercita la sua continua sterile pressione territoriale che Gastaldello e Volta paiono controllare senza affanni ma proprio quando scocca il 93' Rosenberg complice uno scivolone di Ziegler (campo non all'altezza) tira fuori il cilindro con un destro angolatissimo dai 18 metri che non lascia scampo a Curci.
E 'la doccia fredda su Marassi, è la fine del sogno blucerchiato: la Samp era arrivata a pochi passi dall'impresa mancavano 120 secondi per la festa. Da una mazzata così non ci si rialza: durante i 30' minuti dei supplementari lo stadio è ammutolito, la squadra di fatto non scende in campo. Il Werder sente il sangue degli avversari e non perdona: 2 pali clamorosi ed un goal sono lo score dei tedeschi nei 30' di extra time. La Samp già sulle gambe non si è riuscita a riprendere mentalmente dal goal di Rosenberg.
Non mi sento di imputare nulla alla squadra che è stata perfetta ed ammirevole per tutta la partita ed ha dimostrato di potersela giocare senza alcun timore riverenziale surclassando il Werder sotto tutti i punti di vista. Molto probabilmente nei 180' se c'era una squadra superiore quella è stata senza dubbio la Samp. Di Carlo ha trovato un modulo che probabilmente riutilizzerà anche in campionato con il rombo a centrocampo che ha garantito dinamismo, interdizione e fantasia. Il goal di Rosenberg al 93' è un episodio che non deve far perdere alla squadra autostima e consapevolezza della propria forza. Se Ziegler non fosse scivolato staremmo qui a festeggiare per la Samp e per tutto il calcio italiano, ma purtroppo il risultato che si è verificato dà un amaro verdetto: la Sampdoria farà l'Europa League ed il calcio italiano avrà 3 rappresentanti in Champions.
A Marassi si è consumato un dramma sportivo, ma così è il calcio che dà e toglie spesso non guardando in faccia niente e nessuno e così può accadere che un trionfo si trasformi nel giro di pochi secondi in un pianto senza freni come quello di Palombo a fine partita. I tifosi hanno capito lo sforzo della squadra e Marassi ha applaudito a scena aperta i suoi beniamini: mancavano 120 secondi ad un sogno che si meritavano di centrare ma purtoppo in queste due sfide nulla è andato per il verso giusto. Pazzini ha dichiarato che forse era destino che la Samp non passasse il turno. Resta la spiegazione migliore perchè altre spiegazioni sinceramente non saprei trovarle: il calo fisico, l'incapacità di pungere in contropiede, la difficoltà nella marcatura di Marin, sono tutti argomenti che lasciano il tempo che trovano di fronte alla prestazione della Samp di ieri: tutti sono stati sopra le righe, tutti hanno dato il 110% in una partita che comunque farà la storia della società blucerchiata
Ora bisogna dimenticare la sconfitta e continuare a crescere. Non sarà facile.
EL

lunedì 23 agosto 2010

E'iniziato il campionato cadetto: che Sassuolo!

 La giornata che si conclude oggi con l'interessante derby Torino-Varese ha visto 3 vittorie interne (Atalanta, Portogruaro, Modena) 5 pareggi e 2 affermazioni esterne (Empoli e Sassuolo). Per ora regna l'equilibrio. Solo l'Atalanta appare essere una spalla sopra a tutte: il mercato estivo mette gli orobici come i favoriti principali per la promozione diretta. Subito dietro il Siena anche se il pareggio a Pescara dimostra che in ogni campo ci sarà da soffrire. Crolla il Livorno: Spinelli dev'essere intelligente a non affrettare mosse azzardate: Pillon appare l'unico punto fermo in un progetto che si avvale di troppi giocatori che da anni non dimostrano quello che possono dare: De Lucia, Knezevic, Tavano, Pieri sono solo alcuni. Il mercato deve ancora chiudersi e come sappiamo l'ultima settimana soprattutto per quanto riguarda gli affari minori potrebbe essere decisivo. L'impressione tuttavia è che Atalanta e Siena siano una spanna sopra le altre e siano le due naturali favorite alla promozione diretta. Il colpo del Sassuolo a Livorno è soprendente nella modalità di risultato (0-4) ma non si deve dimenticare che negli ultimi due anni il Sassuolo è sempre stato una squadra protagonista in serie b mentre il Livorno ha perso entusiasmo, uomini ed il progetto di Spinelli è in fase decadente.
Segnalo le ottime prestazioni di Portogruaro, Pescara, e Novara. 3 neopromosse che hanno ben figurato
Questa sera va in campo la quarta, il Varese che ha in Cellini una delle punte più forti della serie b. Una modesta scommessa sul goal del Varese a Torino (1.60) o sul x2 (2.3) può essere un azzardo ben pagato: il Toro senza dubbio ha più qualità rispetto agli uomini di Sannino ma Lerda è ancora alla ricerca di un modulo adatto e l'assenza di Bianchi (gioca Bernacci) si farà sentire.
Segnalo (video qui sotto) per chi non lo avesse potuto apprezzare il meraviglioso goal di Catellani a Livorno
EL

Marsiglia,Lione e Bordeaux fanno bottino pieno, finita l'anarchia?

Le tre grandi favorite della Ligue1 centrano la prima vittoria di campionato e sebbene con 180' di ritardo si mettono in marcia. Prima di questa giornata avevano fatto solamente 1 punto in 3 (pareggio a reti bianche del Lione in casa con il Monaco) palesando difficoltà di gioco, di motivazioni e di spogliatoio. Nel mercato praticamente fermo del campionato francese (unica operazione di rilievo la cessione di Niang al Fenerbahce sostituito da Gignac) le gerarchie dovevano essere quelle consolidate con Marsiglia e Bordeaux, vincitori degli ultimi due campionati, davanti e subito sotto il Lione. Così non è stato fino adesso ma la giornata conclusasi ieri ha dato un segnale forte: le tre grandi ci sono.
Solo il Tolosa è a punteggio pieno ma la cessione di Gignac è molto pesante. I capoclassifica sembrano voler mettere via punti per una tranquilla salvezza, o al massimo per una qualificazione europea.
L'impressione è che Marsiglia, Lione e Bordeaux sebbene siano partite male possano recuperare in fretta e giocarsi il campionato in una corsa a tre anche è meglio non fare previsioni. La Ligue 1 è diversa da tutti gli altri maggiori campionati europei: in Italia ed in Germania c'è una squadra nettamente una spanna sopra le altre, in Spagna ed Inghilterra due, in Francia tre ma con inserimenti possibili di Lille, Auxerre, Rennes.
La vittoria del Bordeaux trovata al 95' a Parigi grazie a Ciani (resta, l'Arsenal ha ufficializzato oggi Squillaci) davanti agli occhi di Blanc è fondamentale per i girondini. Tigana ha potuto affidarsi alla formazione tipo e Gourcuff (vicino al Lione) ha illuminato il gioco. La grande festa a fine gara e la ritrovata compattezza di gruppo potrebbero essere un fattore importante per il big-match di domenica contro il Marsiglia.
La squadra di Deschamps ha piegato il Lorient grazie a due difensori Heinze e Taiwo. Sono i primi punti dopo il titolo dell'anno scorso e sembrano aver ridato entusiasmo all'ambiente che non ha mai fatto mancare il sostegno alla squadra
Il Lione appare la squadra più attardata sotto il piano del gioco e della condizione. Da quando Claude Puel si è seduto sulla panchina alla Gerland non hanno più visto un trofeo. Nella prestazione contro il Brest c'è da salvare solo il risultato, ma il lavoro è ancora lungo. L'acquisto di Gourcuff potrebbe risolvere molti problemi
EL

domenica 22 agosto 2010

Scommettiamo che?


Segnaliamo in questo denso week-end calcistico la finale del torneo di Cincinnati tra Roger Federer e Mardy Fish. Il re svizzero sembra tornato in forma e carico di motivazioni ed in queste settimane sul cemento americano è arrivato due volte in finale. Fish ha trovato ieri la partita della vita contro Roddick ma non lo vediamo in grado di impensierire Federer, giunto alla 90 finale in carriera. La quota (1.23) appare generosa, vale la pena investire una discreta somma di denaro.

Il Chelsea non perde il vizio: altro risultato tennistico


Dopo il 6-0 della prima giornata al WBA il Chelsea non si ferma e ripete il medesimo punteggio al JJB stadium di Wigan. La squadra di Ancelotti ha affrontato forse le due squadre al momento più deboli della Premier ma dopo un diastroso pre-campionato (culminato con la sconfitta in Supercoppa con il Manchester) ha fugato ogni dubbio se ce ne fosse bisogno: per la Premier bisogna fare i conti con i blues. Carvalho è stato sostuito con la promozione a titolare fisso di Alex, Ballack con il lento re-inserimento di Ramires (unico colpo del mercato dal Benfica). Sembra l'ultimo assalto anche all'Europa che conta di Lampard, Terry, Drogba che hanno ormai superato la trentina. Se il Manchester oggi vince a Fulham (nei prossimi post ci sarà anche l'approfondimento sui Red Devils) Chelsea e Manchester saranno le uniche squadre a punteggio pieno dopo 2 giornate. In scia solo Arsenal e Tottenham con Liverpool e Man.City che si sfidano nel Monday Night. In Premier tutto sembra rispettato fin dagli esordi. Non pare esserci spazio per sorprese. Ancelotti e Ferguson, Chelsea e Manchester United possono andarsene a braccetto dopo 180' di campionato. Due giornate non significano nulla ma sono convinto che potrebbe essere già sia la fuga definitiva: andarle a riprendere potrebbe essere proibitivo. La corsa a due è cominciata
EL

Si riparte dall'Inter

Battendo 3-1 la Roma l'Inter ha alzato al cielo il 4°trofeo di questa straordinaria stagione: la Supercoppa Italiana. Il risultato non deve ingannare: la squadra di Benitez è stata fino al 65' in difficoltà ed ha subito non poco la Roma. I giallorossi hanno fatto la partita, costruito occasioni fino a che sono stati in campo fisicamente. Il cambio chiesto da Pizzarro ha dato una svolta al match: troppo importante il cileno nell'economia del gioco della squadra di Ranieri. Uscito il metronomo la squadra si è abbassata perdendo le distanze ed il possesso palla. Il vantaggio di Riise ispirato da Totti è stato meritato dopo che Vucinic aveva avuto un'altra occasione solo davanti a Julio Cesar. Proprio il montenegrino è stato il peggiore in campo regalando anche il pareggio a Pandev con un passaggio suicida a centro area. L'Inter ha dato l'impressione di giocare con il freno a mano tirato, risparmiando energie fisiche utili per la Supercoppa europea in programma sabato a Montecarlo.
Benitez prova a chiedere ai suoi qualcosa di diverso rispetto al suo indimenticato (per ora) predecessore: la difesa più alta, un centrocampo più bloccato e un Eto'o che può giocare in posizione più centrale (2 goal sono la risposta del camerunense). Milito e Sneijder sono parsi in ritardo di condizione anche se l'olandese è apparso anche ieri (assieme a Maicon) il valore aggiunto di una squadra che anche quest'anno si presenta ai nastri di partenza del campionato come la più forte,la più completa e la più rodata.
L'avversario più credibile, si è visto anche ieri sera, è senza dubbio la Roma ma come ho scritto in altri post la rosa è limitata e l'impegno in Champions potrebbe pregiudicarne la stagione. 
EL

giovedì 19 agosto 2010

C'è ancora speranza!

 A Brema la Samp esce sconfitta 3-1 ma non ancora sconfitta se si ragiona in prospettiva della partita di ritorno. Il risultato è troppo severo anche se la squadra di Di Carlo è apparsa a larghi tratti timida e rinunciataria. La formazione iniziale ha suscitato qualche sorpresa: Volta preferito a Stankevicius, Tissone al posto di Poli e Mannini per Guberti. Nei primi 10' la Samp ha tenuto il campo divinamente, in modo sbarazzino nonostante i suoi debuttanti, Pazzini ha sfiorato il goal di testa ed in seguito l'ha messa dentro anche se in fuorigioco.
A poco a poco il Werder è cresciuto ed ha fatto capire perchè a Brema le squadre italiane non hanno mai vinto: ha alzato il baricentro, Hunt ha iniziato a fare le sue giocate e Curci è stato chiamato più volte in causa. Si è andati al riposo sullo 0-0 ma l'inerzia della partita era tutta per il Werder che dopo 6' dall'inizio della seconda frazione si è portato in vantaggio con un gran tiro da fuori di Fritz.
La Samp si è trovata in affanno fisico e mentale soprattutto dopo il palo di Pazzini che avrebbe potuto dare l'1-1. Mannini non è mai entrato in partita così come Semioli inconsistente sia nella fase difensiva che in quella offensiva. Tissone ha provato a dare ordine ma ha commesso molti errori. Cassano è stato impresentabile per tutta la partita: nervoso, poco umile ha perso tantissimi palloni ed ha sempre avuto un atteggiamento negativo. Sarà proprio il fuoriclasse barese la chiave della gara di ritorno: se anche nelle partite che contano giocherà come sa per la Samp ci saranno speranze concrete di passaggio del turno. Come ha palesato ieri (anche se non sufficientemente stimolata dalle sterili manovre offensive doriane) la difesa del Werder ha evidenti limiti se presa in velocità centralmente. Dopo la sciocca esplusione di Lucchini ed il conseguente rigore di Frings, il Werder è entrato con facilità tra le maglie della squadra ligure rimasta in 10 ed al 69' Pizzarro faceva 3-0.
Qui l'orgoglio della Samp veniva fuori: trascinata da Guberti, Pazzini e Stankevicius la squadra ha rifiutato di arrendersi: sostenuta da più di 3000 meravigliosi tifosi ha trasformato una partita (e soprattutto una qualificazione) chiusa nella possibilità di un'impresa tra 6 giorni a Marassi.
Di Carlo dovrà proporre una squadra in grado di fare la partita anche se tra le mura amiche la Samp non perde da 28 partite e può far male....
Proporrei questa formazione: Da Costa;Stankevicius,Gastaldello,Accardi,Ziegler;Mannini,Palombo,Poli, Guberti;Cassano,Pazzini. Continuo a non ritenere Curci un portiere affidabile e Semioli mi è sembrato in evidente ritardo di condizione (anche visto l'infortunio alla spalla) così come Tissone. La squadra deve aver coraggio ma anche attenzione. Come ha detto Pazzini 90' minuti a Marassi sono lunghi, l'importante è dare tutto e non avere troppi rimpianti che l'atteggiamento tenuto a Brema ha fatto venire. La squadra non è particolarmente inferiore ai tedeschi ma deve riacquistare velocemente autostima e fare tesoro dell'esperienza europea in Germania. Martedì non si potrà sbagliare, in caso contrario sarà Europa League
EL

Il punto sul Milan


Il mercato del Milan non è decollato come si aspettavano i tifosi, già scontenti prima di cominciare.
Al termine del ciclo ancelottiano ci aspettava una rivoluzione vista l'età anagrafica dei componenti della rosa e la loro "pancia piena", sazia di trofei sopratutto europei. L'anno scorso invece la società ha persino ceduto il giocatore di maggior prestigio, Kakà, facendo comunque un grandissimo affare in termini economici. Al tecnico di allora Leonardo venne consegnata una rosa molto simile a quella precedente, con i soli volti giovani e nuovi di Thiago Silva, Abate e Antonini, che comunque ha permesso al Milan di fare un'ottima stagione viste le forze a disposizione, sebbene troppo distante alla lunga dall'Inter e eliminata in Champions.
Quest'anno il Milan è riuscito a trattenere il gioiellino Pato, ha scelto di proseguire con Ronaldinho e ha mantenuto praticamente la stessa rosa di sempre, con le partenze di Storari e gli acquisti dal basso profilo di Yepes, Amelia, Boateng, per il cui arrivo è stata fondamentale la volontà del Genoa. Curiosa questa alleanza rovescia, con una società media ad aiutare una grande. Dettagli? O sintomo che qualcosa è cambiato?
Berlusconi ha da tempo chiarito che il portafoglio è vuoto ed è tempo di dieta in vista del fair-play economico. I tifosi lo sentono lontano e chiedono più impegno o altrimenti di farsi da parte. Il mercato non è ancora chiuso, ci sono dubbi sulla permanenza di Huntelaar, la cui eventuale partenza porterebbe liquidi preziosi da investire sul mercato. In questi istanti ha preso quota l'ipotesi Ibrahimovic, che a mio parere stride con la politica attuata da due anni a questa parte, ma non si sa mai. Inoltre alla rosa manca un terzino di qualità, Antonini e Zambrotta non sono sufficienti, Abate è fuori ruolo, Oddo impresentabile. Manca un difensore centrale in grado di garantire in Italia e in Europa un rendimento degno di certi impegni: abbiamo visto l'anno scorso come senza Nesta o Thiago Silva la difesa sia andata completamente in barca. A Centrocampo Flamini, Pirlo, Gattuso, Boateng, Ambrosini garantiscono buona quantità ma la qualità è carente. Basterà l'idea di spostare Seedorf più indietro a dettare i tempi qualora ce ne fosse bisogno? Basterà fare affidamento alla fantasia di Dinho & co.?
L'attacco è stato il punto forte della squadra di Leonardo per molte partite, ma sempre a discapito dell'equilibrio e della fase difensiva, vedere Milan-Cagliari 4-3 dello scorso anno. Dinho ha fatto la sua miglior stagione, aiutando Borriello a segnare un discreto numero di Goal. Riusciranno a ripetersi i due?
Quest'anno probabilmente con il nuovo modulo di Allegri, 4-3-1-2, il brasiliano sarà dirottato al centro dietro le punte come vuole Berlusconi. La classe c'è tutta, l'intelligenza tattica e la corsa, alla Snejder per interderci, molto meno. Pato deve risolvere i suoi problemi fisici e Huntelaar,qualora restasse, dovrà modificare il suo gioco: nel calcio moderno ormai gli attaccanti che aspettano il pallone immobili sono out. A queste incertezze si aggiunge la scommessa Allegri, al debutto su una grande panchina. Può far bene, ha le idee giuste ma forse non una squadra all'altezza.
Il quadro descritto sembra condannare i rossoneri, ma basterà far pendere dalla giusta parte alcune incertezze, come peraltro è sempre successo negli anni scorsi. Perciò, nonostante tutto, il Milan parte per bissare quantomeno il terzo posto, giocandosi i posti champions con le solite Roma e Juve ma anche con le outsider Samp, Napoli, Palermo, Genoa. L'Inter è oggettivamente di un altro livello, anche se nel calcio può succedere di tutto, ancor di più nell'anno post mondiale. In Europa squadre come la stessa Inter, Barcellona, Real, Manchester, Chelsea non sono alla portata, a meno di miracoli stile 2007. Queste le chiacchere pre-campionato, che l'imminente stagione potrà spazzare via....o confermare.

MDZ

lunedì 16 agosto 2010

Brno:le pagelle



LORENZO: 10
Semplicemente perfetto lo spagnolo, ieri in versione martillo. Conduce la gara con un'autorità e una lucidità da vero campione. Non sbaglia un colpo da tempo, non si fa condizionare dalla caduta durante le prove del sabato e va a prendersi la settima vittoria stagionale. Stagione finora pazzesca se pensiamo che il suo peggior risultato è il secondo posto. L'assenza di Rossi gli ha spianato la strada ma quest'anno il più forte è lui. Imprendibile!

DE PUNIET: 10
Avevamo appena finito di stropicciarci gli occhi per il recupero non umano del dottore (infortunio simile ma comunque clinicamente più difficile quello di Vale, anche se la gamba in questione del francese viene più sollecitata in moto) e De Puniet dopo nemmeno un mese dall'incidente in cui ha riportato la frattura di tibia e perone torna alla grande lasciandoci increduli. Combatte come se niente fosse e si piazza pure molto bene! Forse merito della coniglietta? Miracoloso

PEDROSA: 8,5
Ottimo weekend per Dani, ancora una volta l'unico in grado di stare il più possibile vicino a Lorenzo. Per metà gara è rimasto incollato alla Yamaha ma poi si è fatto distanziare giro per giro inesorabilmente. Dopo la pole di sabato ci si aspettava di più, sebbene battere Lorenzo e la Yamaha non sia facile di questi tempi. Eterno secondo.

STONER: 6
Appena una sufficienza per l'australiano, nonostante l'ottimo podio. Da quando è stato ufficializzato il suo passaggio alla Honda, si è sempre limitato a fare il suo compitino, senza mai rischiare, senza dare gas e grinta in quantità industriali, il suo marchio di fabbrica. Non si capisce se si sia smarrita la sua indole vincente (non sale sul gradino più alto del podio da 11 gran premi consecutivi) oppure se si stia risparmiando. Smarrito.

 SPIES: 8
Ottima prestazione per Texas Terror, per tutto il weekend in pianta stabile tra i migliori con una moto clienti. Brno è uno dei pochi circuiti che già conosceva grazie ai trascorsi in Sbk è visto. Autore di una gran prova il sabato dove ha sfiorato la pole, si conferma veloce e combattivo almeno fino a metà gara,dopodichè ha avuto un normale calo prestazionale con un mezzo non alla pari. Ottimo il quarto posto: fa molto meglio di colui che andrà a sostituire l'anno prossimo nel team ufficiale, Valentino Rossi. In rampa di lancio.

ROSSI: 5,5
Va bene che le aspettative erano tutte per il dopogara, ma in gara Vale è stato troppo lento per essere vero. Probabilmente ha passato la gara a parlare con la sua M1 di quante ne hanno combinate e vinte insieme. Dichiara di essere deluso, di non capire il perchè di questo risultato. Speriamo che nella sua testa non si sia insinuato l'atroce dubbio che la Yamaha non lo stia più trattando come si deve. Lasciatevi bene!

HAYDEN: 7
Il futuro compagno di box di Rossi sta riuscendo a fare ciò che sembrava impossibile per qualsiasi altro pilota che non fosse Stoner, ovvero portare a casa ottimi risultati e piazzamenti con una ducati. Studia Vale restandogli alle calcagna per molti giri, finendo poi sesto. Se pensiamo che ha corso con un polso fratturato.... le lodi si sprecano. Tenace

SIMONCELLI: 4,5
Il Sic vuole proprio essere uguale al suo amico Vale. Come lui è autore di una cattiva prova. Gli è andato tutto storto dal venerdì fino alla domenica. In gara sembrava essere riuscito a metterci una pezza, salvo poi crollare nell'ultima parte di gara, dando il via libera a Melandri (6), Barbera (6,5) e persino agli infortunati De Puniet e Bautista (stesosi all'ultima curva, 4). Stagione di medio-basso profilo. Rimandato.

DOVIZIOSO: 3
Il Dovi sta proprio facendo di tutto per non meritarsi quello che pretende fermamente dai vertici Honda, ovvero la riconferma in HRC. Butta via tutto il buon lavoro svolto in prova con una caduta durante le prime battute del Gp, tra l'altro immediatamente dopo aver fatto segnare il giro più veloce fino a quel momento in gara, segno che quando c'è da andare al limite si stende, come gli è già successo in questa stagione. E' un ottimo pilota, ha una buona carriera alle spalle nelle serie minori, ma la Moto Gp è un'altra cosa. Non per niente la Honda ha ingaggiato Stoner e farebbe bene a metterto in HRC dirottando Andrea da Gresini, magari con una moto ancora ufficiale o quasi. Promessa non mantenuta.

MDZ

Fede,potevi fare di più!


Premetto che non sono un intenditore di nuoto ma la decisione della Pellegrini di effettuare "solamente" di 200 sl e gli 800 mi ha indotto ad alcune riflessioni: Federica è indubbiamente la più grande nuotatrice sul piano mondiale: è campione olimpica, del mondo e d'Europa in carica. Vincere un solo oro a questi europei di Budapest è troppo poco: potrebbe fare i 100,i 200 ed i 400 stile libero. Indubbiamente la campionessa veneziana non stava bene ma mi sembra troppo protetta dal suo staff e dalla federazione. Va bene tutelarne il talento, ma il suo contributo al medagliere poteva essere molto, molto più sostanzioso. Non effettuare le staffette, non provare una gara alternativa è un errore, un modo per non crescere e non misurarsi con altri traguardi. Gli 800 improvvisati, fatti per onorare Castagnetti hanno fruttato un bronzo, ritengo che 400 (e forse anche 100) avrebbero fruttato altre medaglie.
Federica è ancora troppo emotiva e poco conscia della sua forza: forse è un problema tutto italiano ma il dover (e voler) dimostrare sempre qualcosa la porta ad un eccessivo consumo nervoso che ne penalizza le prestazioni su gare in cui si sente meno sicura rispetto ai 200, che ormai può correre ad occhi chiusi
Credo che la fuoriclasse veneta dovrebbe misurarsi su altre gare, anche a costo di rimediare qualche sconfitta. I 200 sono ormai assodati ancora per anni, altre distanze inesplorate potrebbero darle soddisfazioni e medaglie.
EL

Mercato Genoa


Il Genoa è stata designato da tutti gli addetti ai lavori come la squadra che ha fatto il miglior mercato estivo. Gli acquisti di Eduardo (ottimo portiere come si è visto al mondiale), Ranocchia, Rafinha, Insua, Veloso e Toni sono la testimonianza che Preziosi si è mosso con intelligenza per riscattare la parziale delusione dell'8°posto nella scorsa stagione. Non si devono però dimenticare le partenze di Sculli e Sokratis.
Gli acquisti sono ottimi ma non capisco come Insua, Ranocchia e Rafinha si possano inserire nel 3-4-3 di Gasperini. Ranocchia è un ottimo centrale, non un libero e nemmeno uno stopper: per esprimersi al meglio ha bisogno di un altro centrale al suo fianco (vedi Bonucci al Bari). Insua è un giovane molto interessante che con il Liverpool ha giocato la Champions ma è un terzino sinistro assolutamente inutile in un 3-4-3 dove i due esterni di centrocampo devono saper fare alla perfezione le due fasi. Criscito si è adattato al ruolo, Insua ha caratteristiche diverse. Stesso discorso vale per Rafinha, anche se l'ex Schalke è più duttile e dovrebbe soffiare il discorso a Mesto. Come ho detto il portiere è molto buono, ma siamo sicuri che sarebbe stato così difficile dare un'altra chance ad Amelia?
Veloso è un ottimo regista, fa parte del giro della nazionale, è esperto e sa dettare i tempi della squadra. 7 milioni più Zapater mi sembrano un po'troppi per un uomo che a 25 anni non ha ancora fatto il salto di qualità e che appare lento per i ritmi del campionato italiano ed il pressing che viene portato nella zona nevralgica del campo. Toni è un giocatore ideale per il 3-4-3: fortissimo di testa può sfruttare i rifornimenti che gli vengono dalle fasce dai due attaccanti esterni. La partenza di Sculli può essere un handicap non da poco, ma a Genova attendono la definitiva esplosione di Palladino. Se così fosse per la corsa all'Europa bisogna tener conto del Genoa
EL

Scommettiamo che?

Torna la rubrica "scommettiamo che" nel momento in cui riprendono i campionati e le coppe europee.
Ragioniamo sui passaggi del turno di Europa League e Champions League e non sui risultati secchi sempre difficili in questo momento della stagione.
Per la Champions vediamo favoriti Zenit (sull'Auxerre), Tottenham (su Young Boys), Siviglia (sul Braga), e Basilea (sullo Sheriff). Incerte le altre: per i coraggiosi la Samp a 2.25 è una buona quota, anche visto il ritorno a Marassi non è così improbabile che la squadra di Di Carlo faccia l'impresa.
Più varietà in Europa League dove diamo nettamente favorite le tre italiane, lo Stoccarda (con il Bratislava), il Leverkusen, il Manchester City (probabile debutto di Balotelli), ed il Villareal.
Ricapitolando. Passaggio del turno:
Zenit-Auxerre 1 (1.45)
Young Boys-Tottenham 2 (1.10)
Braga-Siviglia 2 (1.3)
Basilea-Sheriff 1 (1.25)

Tavria-Leverkusen 2 (1.05)
Maribor-Palermo 2 (1.15)
Juve-Sturm Graz 1 (1.10)
Elfsborg-Napoli 2 (1.13)
Stoccarda-Bratislava 1 (1.15)
City-Timisoara 1 (1.08)
Mogilev-Villareal 2 (1.08)

Calcolando anche i bonus con 3 euro si possono vincere circa 22 euro. Unico rischio è lo Zenit, da tenere: l'Auxerre ha iniziato il campionato con due pareggi (Lorient e Brest) mentre la squadra di Spalletti appare lanciatissima. L'1 casalingo è pagato 1.65, ci si può giocare qualcosa anche sulla partita secca.
Edoardo Lupi

A Toronto Murray vince ma Federer c'è


Andy Murray ha bissato il successo dell'anno scorso a Toronto ma la nota lieta è il ritorno ai massimi livelli di Roger Federer. Ieri la finale è stata condizionata dalle interruzioni per pioggia e dal doppio break dello scozzese in apertura di partita. Il doppio 7-5 testimonia un notevole equilibrio. Federer non è più il giocatore letale di 2-3 anni fa quando vinceva 3 slam e 5-6 Masters Series a stagione ma può ancora per molti anni essere ai vertici. Sul cemento solo Murray lo può battere: lo scozzese ha dimostrato ieri una volta di più che il veloce è la sua superficie preferita e che è molto più probabile una vittoria agli Us Open rispetto a quella a Wimbledon (come sperano gli inglesi). Federer torna n°2 del mondo ma non credo che sia quello a renderlo più felice: nella settimana di Toronto ha dimostrato che può giocarsela alla pari con i migliori del mondo e giocando con attenzione può anche batterli e che la caccia al 17°slam è possibile già dagli US Open di fine mese. Ritengo che Nadal non possa arrivare in fondo a Flushing Meadows: nonostante i bookmakers lo diano favorito, lo spagnolo ha dei limiti evidenti sul veloce e credo che una semifinale sia per lui un ottimo risultato. La finale potrebbe essere la stessa di ieri a Toronto: Federer deve commettere meno errori, essere più continuo al servizio, e riuscire a non farsi attaccare sul suo punto debole: il rovescio. I fun di Roger possono comunque stare tranquilli: il re ha ancora fame di vittorie. Oggi inizia il torneo di Cincinnati, l'ultimo Master Series vinto dallo svizzero esattamente un anno fa. Bissare il trionfo è possibile.
EL

domenica 15 agosto 2010

Inter 2010/2011


 L'Inter resta in Italia la squadra da battere; la cessione di Balotelli (per ora rimpiazzato da Sculli) è l'unico sostanzioso cambiamento fatto dai campioni d'Europa. La rivoluzione più consistente è la panchina, con Mourinho passato al Real Madrid, Benitez è approdato ad Appiano Gentile. Concordiamo con la scelta della società: ha scelto il miglior allenatore presente sul mercato. Benitez a Liverpool non ha mai vinto la Premier (anche vista la superiorità di squadra di Chelsea e Manchester) ma ha centrato 5 semifinali europee in 6 anni (condite da due finali di Champions). E'una persona ed un allenatore molto diverso da Mourinho: riservato, poco mediatico, maniaco del turn-over e della sperimentazione. Difficilmente si rivedrà il modulo proposto dal portoghese: Eto'o ha già dichiarato di non voler ripetere lo sfiancante lavoro dell'anno scorso:più probabile un 4-3-1-2 con Snejider (già al top come visto nel Trofeo Tim) dietro Milito-Eto'o. Ritengo infatti che il tecnico spagnolo non si possa permettere di tenere in panchina uno dei due tenori dell'attacco interista. Con Coutinho si è trovato un altro trequartista in caso di problemi fisici di Wesley (sempre più vicino al Pallone d'Oro) mentre Biabiany ed Obinna fanno numero in attacco in una stagione in cui l'Inter dovrà affrontare anche il Mondiale per Club, obbiettivo assolutamente primario.
In Italia non paiono esserci alle spalle della corazzata nerazzurra squadre che possano competere sulla distanza delle 38 giornate. La Roma appare la seconda forza ma quest'anno il doppio impegno Champions-campionato appare gravoso per una squadra ottima per 13-14 giocatori ma con poche alternative. Juve e Milan sono in rifondazione e lotteranno, salvo clamorose sorprese, per un posto in Coppa dei Campioni. I tifosi interisti non dovrebbero soffrire troppo per vedere il 6°tricolore consecutivo.
In Europa il discorso è diverso se non altro perchè statisticamente ripetersi per due anni consecutivi non è cosa semplice. Barcellona, Real Madrid, Chelsea sono le avversarie anche se fare griglie in Champions non è facile. Tuttavia fino a questo momento la società si è mossa su mercato con grande oculatezza ed intelligenza cercando di svecchiare la rosa e di rinforzarla laddove possibile

Premier League


Aspettando il Monday Night tra Manchester e Newcastle è andata in archivio la prima giornata di Premier. Le due partite più attese si sono concluse con un pari. Il Tottenham pur dominando ha concluso a reti bianche con il Manchester City mentre Liverpool-Arsenal è finita 1-1. L'impressione è che anche quest'anno siano Chelsea e Manchester a giocarsi la Premier. La squadra di Ancelotti ha demolito il West Bromwich ma soprattutto ha cambiato pochissimo mantenendo solidità e voglia di vincere. Ballack è stato sostituito da Ramires, Joe Cole da Benayoun mentre Alex ha preso il posto di Carvalho. Il Manchester domani è già chiamato alla risposta contro il neo promosso Newcastle: Hernandez(unico volto nuovo ad Old Traffold) probabilmente partirà dalla panchina ma già in supercoppa ha dimostrato di essere un giocatore di livello.
Liverpool-Arsenal era la partita più attesa del week-end e sicuramente è stata la partita più bella con i Reds costretti a giocare in 10 tutta la ripresa per uno sciocco fallo di Joe Cole. Trovato il vantaggio con N'Gog il Liverpool si è abbassato ed all'ultimo minuto i Gunners hanno trovato il pari. Entrambe le squadre mi hanno dato l'impressione di essere ancora alla ricerca di un'identità. Il Liverpool con Hodgson si muove meglio senza palla ma fatica terribilmente ad avere idee offensive, mentre l'Arsenal è la solita squadra leziosa che non può far paura in una corsa di resistenza come il campionato. Rispetto a Chelsea e Manchester United (in ordine di forza) sembrano più di un gradino sotto. Il Manchester City è un'incognita: ieri a White Harte Lane ha offerto una prova scialba, in balia degli Spurs per gran parte del match è apparso lento e disorganizzato con un'improvvisato 4-3-3 troppo brutto per essere vero. I Citizens hanno speso più di 100 milioni di euro ma tra i vari Silva, Kolarov, Balotelli (sapete come la penso sull'ex interista dagli altri articoli), Toure e Boateng fatico a trovare il fuoriclasse che può far fare il salto di qualità ad una squadra che vuole costruire qualcosa di importante. Anche in ottica scommesse vedo il Chelsea favorito,subito dietro il Manchester United, a seguire sullo stesso piano Arsenal e Manchester City. 5ta forza il Liverpool, poi il Tottenham. Per la salvezza lotteranno Wolves, Wigan (già campanello d'allarme lo 0-4 interno con la neopromossa Blackpool),West Bromvich,e West Ham. Per le squadre rivelazione attenzione alle due di Birmingham (anche se le dimissioni di O'Neill sono un brutto colpo per l'Aston Villa). Ma è solo la prima giornata, aspettiamo sia il campo a parlare
EL

Juve in salita


Dopo la disastrosa scorsa stagione, è superfluo dire che il nuovo progetto Juve incontrerà mille difficoltà. Dopo il sole splendente di fine luglio, un mese calcisticamente irrilevante, in casa bianconera sono già arrivati i primi temporali, e nuvoloni neri sono all'orizzizonte. Dopo i primi noti innesti, ora il mercato è fermo, bloccato dalle difficoltà nello sfoltimento della rosa: dopo lunghe trattative Marotta è riuscito a tagliare Giovinco (non senza rimpianti), Poulsen (ottima operazione questa, 5,5 milioni per un 30enne flop dallo stipendio oneroso) e, notizia fresca di giornata, il portoghese Tiago, per cui invece mi sento di fare una tiratina d'orecchie al nuovo Dg...500 mila euro per il prestito senza diritto di riscatto è un fallimento,dato che la Juve contava di recuperare altri 5 milioni circa. Per Camoranesi, Grosso e Zebina ancora nessuna novità. Difficoltà quindi anche nel mercato in entrata. Krasic sembra in mano alla Juve, ma la trattativa non si chiude e ci sarà un perchè, non completamente individuabile nel suo status di extracomunitario. Dzeko rimane un costoso sogno, l'alternativa Adebayor solo un'ipotesi giornalistica. Manca un terzino sinistro e, dopo le porte sbattute in faccia per Aogo e Bastos, le alternative sono poche.
Inoltre Diego sembra vicino ad un ritorno in Germania, al Wolfsburg o allo Schalke, ma Del Neri ha dichiarato di non volersene privare, e ha ragione. E' stato il più in palla in questo precampionato e sembra voler cancellare la scorsa stagione. Io gli concederei l'opportunità di farlo, soprattutto perchè gli eventuali sostituti non garantirebbero nulla di più, ed essendo la mancanza di qualità il problema principale della squadra, privarsi dell'unico giocatore che può accendere la luce in campo non sembra una gran mossa. Si parla di Ledesma a centrocampo....non è sufficiente!
Come se non bastassero questi nuvoloni, ieri è arrivato il temporale estivo del trofeo Tim, dove la squadra ha rimediato due sconfitte (1-0 dall'inter e ai rigori contro il milan dopo una prova discreta) evidenziando i soliti limiti: poca compatezza difensiva e scarse idee per la fase offensiva. D'accordo, anche Agosto non è un mese importante nel calcio, dopo il temporale il sereno torna subito.
Il progetto è appena nato e necessita di tempo, la basi societarie sono importanti....ma Del Neri e Marotta dovranno cercare di dare il massimo prima del 29 Agosto, primo dei tanti esami di riparazione della nuova Juve, senza dimenticare lo Sturm Graz, l'ultimo ostacolo per entrare in Europa League, competizione minore ma comunque interessante. Cara Juve goditi il ferragosto che poi c'è da lavorare!

MDZ

Aspettando la gara ma sopratutto il dopogara!


Strana domenica di ferragosto per gli appassionati di motociclismo. Per la prima volta l'attesa non è per la gara, per sapere chi la spunterà tra i magnifici 4 dopo la strepitosa pole di Pedrosa di ieri, per godersi la bagarre e i sorpassi. Certo, un appassionato vero si gusterà fino in fondo anche questi aspetti....ma oggi c'è qualcosa di più, un ingrediente in più nella gustosa giornata di gare in Repubblica Ceca. L'attesa è tutta per il dopo-gara, quando verrà comunicato l'annuncio più atteso degli ultimi anni nel mondo dello sport: Valentino Rossi in Ducati. Il pilota italiano più forte di sempre (e forse di tutti) guiderà la moto italiana per eccellenza, la rossa di Borgo Panigale. D'accordo, ormai da tempo non è più una novità, ma oggi finalmente ci sarà l'ufficialità e si potrà iniziare a giocare a carte scoperte, ponendo fine al gioco del "non so" che mal si addice a questo mondo e al comunicatore per antonomasia Rossi. Si avvera il sogno di tutti, bastian contrari (di cui ahimè l' Italia è piena in ogni settore) a parte.
Da oggi si apre dunque una nuova fase della Moto Gp, Rossi e la Rossa contro i colossi giapponesi, contro centauri giovani e velocissimi. Chi la spunterà? Difficile dirlo. Di certezze ce ne sono poche, ma di sicuro Rossi è il migliore in assoluto nello sviluppo delle moto, tanto che è superfluo portare argomenti a sostegno di questa acclarata tesi. Lorenzo si troverà a dover sostenere da solo il progetto 2011 ma sopratutto il progetto 2012, anno in cui ci sarà il tanto agognato e delicato ritorno alla cilindrata  1000. Lo so, sto già andando troppo avanti col pensiero.Forse l'avete fatto anche voi...ok mi fermo qui.
Ritorniamo al presente, gustiamoci la gara.....e il dopo gara. Per fantasticare c'è tempo.

MDZ

venerdì 13 agosto 2010

Samp all'esame Werder


L'urna di Nyon ha riservato alla Samp il Werder Brema. La rosa di squadre possibili includeva Siviglia, Zenit, Tottenham ed Ajax. Non si può dire che i tedeschi siano un cliente facile ma poteva andare peggio. La squadra di Shaaf ha un notevole potenziale offensivo con i vari Oezil, Marin e Pizzarro ma difensivamente non pare impenetrabile. La Samp ha tutte le carte in regola per giocarsela ed il ritorno a Marassi potrà essere decisivo. In queste amichevoli la squadra ligure ha faticato a ritrovarsi ma per un impegno così importante non si farà trovare impreparata. L'impianto è molto simile a quello dell'anno passato anche se la partenza di Storari ha lasciato un vuoto che difficilmente Curci riuscirà a colmare. La Samp può tornare in Champions League 19 anni dopo ma anche tutto il movimento italiano potrebbe trarre giovamento dal passaggio del turno di una squadra italiana a discapito di una tedesca. La corsa al ranking è iniziata e potrebbe essere già un passo in avanti avere 4 squadre (a 2) in Champions. A mio avviso saranno due partite molto equilibrate ma non per questo bloccate. Le due squadre si affronteranno a viso aperto e tenteranno di giocare le armi della velocità e della fantasia.
EL