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lunedì 20 dicembre 2010

Buffon-Del Neri: il segnale che la Juve sta guarendo

A turbare il finora tranquillo cammino dei bianconeri sono arrivate le famose parole del tecnico Del Neri nei confronti di Gigi Buffon. A chi gli ha chiesto come avrebbe gestito la sua imminente disponibilità, il tecnico friulano ha risposto piccato che Gigi è un giocatore come tutti gli altri e quindi, come tutti, dovrà sudare e dimostrare di meritarsi il posto da titolare. Apriti cielo, accuse di delirio di onnipotenza, sdegno e incredulità tra gli addetti ai lavori, non ultimo il procuratore stesso del portierone bianconero, Silvano Martina, che in diretta televisiva ha bacchettato l'allenatore, chiedendo rispetto per il suo assistito e invocando una multa da parte della società per le dichiarazioni fuori luogo. Questo episodio ha scatenato le mai sopite ipotesi di mercato sul giocatore, dato dal 2006 a questa parte un giorno sì e l'altro no prima allo United, poi al Bayern Monaco, City e via dicendo. Il divorzio è dato per imminente, agevolato dalle buone prestazioni di Marco Storari. Non mi voglio soffermare sulle vicende di mercato, che comunque hanno un ruolo rilevante in questa situazione, bensì sul caso specifico. Del Neri è apparso scocciato già da tempo per il rumoroso silenzio e per l'assenza del campione, che durante la sua convalescenza non si è mai fatto vedere a Vinovo, tanto meno allo stadio, in un momento delicato della storia bianconera, che la nuova società sta tentando di riportare agli antichi fasti. A sua volta anche Buffon si è risentito, a suo dire a causa della lontananza della nuova società, che non gli è stata vicina nei momenti difficili post operazione e sopratutto non l'ha fatto sentire al centro del nuovo progetto. A incrinare un rapporto non idilliaco ci si è messo Marco Storari, autore fin qui di un ottima stagione; come se non bastasse poi, tra lo staff di Del Neri e il giocatore c'è uno screzio a causa dell'allontanamento del preparatore personale di Buffon....insomma la situazione è delicata, la scintilla tra le due parti non è mai scoccata.
Personalmente, per certi aspetti, trovo errato il comportamento della società, che avrebbe dovuto supportare al meglio una sua bandiera; trovo disdicevole la strategia tecnica che a parole  considera Buffon come patrimonio della Juve, cosa che però in corso Galileo Ferraris hanno non hanno dimostrato con i fatti acquistando un altro portiere, avendone già in casa uno, Manninger, che avrebbe potuto benissimo sostituire il collega come aveva già fatto in passato.Inoltre l'austriaco accetterà di fare il terzo portiere? Non credo. La strategia di mercato non è per nulla chiara ma, come dicevo, di mercato non voglio parlare troppo.
Allo stesso tempo, nonostante la stima illimitata e la gratitudine che nutro nei confronti del miglior portiere degli ultimi decenni, trovo errato il comportamento di Buffon. Una personalità della sua levatura non può mancare per il gruppo in momenti così. La sua assenza e il suo silenzio fanno un rumore di cui la Juve non ha bisogno dopo i recenti tumulti.
E fin qui siamo pari, 1-1. Ma ecco che con le parole di Del Neri riesplode il caso Buffon. Parole a mio avviso dovute dopo un periodo in cui lo spogliatoio si era impadronito della società, arrivando persino a decidere le sorti degli allenatori. La vecchia guardia, diventata indelebile monumento della storia juventina per non aver abbandonato la nave naufragata nei mari della B, ha iniziato, già nella seconda e ultima stagione di Ranieri, ad influenzare negativamente l'ambiente. In più, sentendosi ancora in credito, si è seduta sugli allori, arrivando così alla stagione degli orrori appena trascorsa, avvallata da una società fantasma che per fortuna è stata rivoluzionata. Tutte queste parole per dire cosa? Per dire che Del Neri ha ragione, nessuno ha il posto garantito, nemmeno leggende come Buffon e Del Piero, assunto che la nuova società ha ribadito con le cessioni di giocatori del calibro di Trezeguet e Camoranesi, altre leggende del recente passato bianconero. La solidità del gruppo, minata dai comportamenti di cui sopra, è fondamentale e all'altare di questa...ebbene sì, anche Buffon deve essere messo in discussione. E se aggiungiamo che negli ultimi due anni è stato più in infermeria che in campo, che il suo stipendio è quattro volte quello di Storari che garantisce comunque ottime prestazioni....ebbene sì io sto con Del Neri. Il quale non ha detto chissà quali eresie, non si è certo macchiato di lesa maestà. Certamente poteva essere più dolce e diplomatico, esprimendo gli stessi concetti indorando l'amara pillola, ma solo questo si può contestare al tecnico. Le sue parole sono un segnale forte, il segnale che la Juve sta guarendo, che c'è finalmente una società seria non più schiava dei propri tesserati. La strada intrapresa è quella giusta, i risultati lo dimostrano, anche se ci vorrà del tempo.
Silvano Martina afferma che Buffon non ha più niente da dimostrare....per quanto riguarda il campo sono d'accordo: Buffon è uno dei più forti di tutti i tempi, è stato una colonna della Juventus e della nazionale e speriamo lo rimanga fino a fine carriera, ma deve volerlo e dimostrarlo. Si, questo deve dimostrare, di volere ancora fortemente la Juve. Non vorrei che tutto questa commedia di torti fatti e subiti nasconda in realtà una precisa strategia per giustificare l'agognato cambio di squadra. Se così fosse ben vengano le sirene inglesi o tedesche. I giocatori vanno, la Juventus rimane.

MDZ

2 commenti:

Ale ha detto...

un mese fa Gigibuffon diceva di essere quasi pronto e di rimanere alla Juve a vita.
Solo che queste cose bisogna deciderle in due.
Delneri ha ragione a dire che Buffon è un giocatore come altri e il suo procuratore poteva fare a meno di scaldarsi in quel modo, ma visto il freddo gli basterà poco per aumentare la temperatura...
Nel circo mediatico che è diventato il calcio, una frase in più o in meno diventa una bella goccia in una brocca di acqua.

markedo ha detto...

Se mi conosci un pò sai quanto sincero affetto nutro per Gigi. Però non mi basta una frase, anzi mezza perchè subito accompagnata da quel "ma non si sa mai".....Io spero che rimanga a vita, ma deve volerlo sopratutto lui (è questione anche di stipendio che la Juve sta decurtando un pò a tutti). Il calcio è diventato un circolo mediatico, ma certe frasi non sono gocce, almeno per chi come me ancora arriva addirittura a soffrire per questo sport!