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domenica 19 dicembre 2010

L'Inter conclude un 2010 da urlo:è campione del mondo

Forse aveva ragione Mourinho quando diceva che il Mondiale per Club era una competizione minore e che l'avrebbe lasciata al suo erede,mentre lui aveva vinto la competizione più prestigiosa,la Champions League. In termini di titolo il Mondiale per Club è il massimo riconoscimento per una squadra. In caso di vittoria ci si conquista il titolo di campioni del mondo,ma vedendo le due partite che l'Inter ha dovuto affrontare per aggiudicarsi il titolo viene da dubitare della consistenza delle altre "pseudo-competizioni continentali". Ordinati,attenti ma senza alcuna qualità i coreani del Seongnam,impresentabili i finalisti congolesi del Mazembe. Lungi da me non celebrare l'Inter,autore di una stagione incredibile,ma la domanda sorge spontanea: è la fine di un ciclo? Non credo: al top questa squadra vale le prime 4 d'Europa ma deve risolvere il problema della guida tecnica. Abbiamo a che vedere con due Inter: i giocatori ed il presidente entusiasti della vittoria e Benitez che ieri si è lasciato andare ad uno sfogo incomprensibile. Nel momento in cui la squadra è campione del mondo richiedere 4 giocatori per rafforzare la squadra è stupido ed ingrato.
Benitez non ha mai saputo creare un gruppo attorno a sè: i giocatori giocano ancora per Mourinho. Lo spagnolo è un buon allenatore ma in questi 6 mesi di Inter ha sbagliato tutto:ha l'alibi degli infortuni ma non è riuscito a scacciare nè mediaticamente nè tantomeno sotto il punto di vista dei risultati il precedessore. Lo sfogo di ieri può essere interpretato come una richiesta di licenziamento o delle dimissoni: Benitez si è sentito maltrattato. Ha detto che la società non ha speso per lui un euro, ed il suo stipendio è 4 volte inferiore a quello di Mourinho. Credo che la squadra ed i giocatori non lo sopportino più. Hanno vinto per se stessi e la società questo trofeo,hanno chiuso un ciclo e sono pronti a ripartire nel 2011,perchè questa squadra al top è ancora una grandissima squadra. Ripartire senza il rigido e precisino tecnico spagnolo che ad Appiano Gentile pare aver fatto il suo tempo. Il problema grosso è che non ci sono top manager liberi e prendere un traghettatore (Zenga, Leonardo) equivarrebbe a dire che questa sarà una stagione di passaggio in attesa del sogno Guardiola per il prossimo anno.
EL

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