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lunedì 1 novembre 2010

Cassano-Samp un amore che non deve finire

Per un tifoso di calcio e della Sampdoria scrivere un articolo sulla vicenda Cassano è difficilissimo: in questi giorni spesso mi sono trovato davanti la pagina del blog; ho provato a scrivere 4-5 righe, a ragionare sui pro e sui contro, sulle motivazioni di una scelta che sembra ridicola. Una società seria ed armoniosa come la Samp che d'improvviso decide di fare la cosa più autolesionista del mondo denunciando il migliore giocatore in circolazione per comportamento scorretto nei confronti del presidente Garrone. Quando sono a venuto a conoscenza del fatto non ci potevo credere: ci è cascato un'altra volta è stato il primo pensiero, ma la reazione della società mi è sembrata troppo rigida. Abbiamo viziato, coccolato Cassano in questi anni: gli abbiamo dato sempre una maglia da titolare, la città lo ama, gli abbiamo trovato casa, moglie, lo abbiamo sempre accompagnato, non può finire tutto così, non ci credo!! Lo screzio è quello tra un padre ed un figlio che lo ha deluso e gli è stata chiusa in faccia la porta di casa. Penso che Garrone si debba rendere conto che è il presidente di una squadra di calcio e non di una società per azioni come la Erg. Penso che si debba rendere conto che ci sono migliaia di tifosi blucerchiati (e non) che vogliono tornare ad essere deliziati dalle gesta del genio di Bari vecchia. Penso si debba rendere conto che Cassano si è scusato ed ha un amore per la maglia, per la città, per la squadra che va al di là di quanto si immaginava. Penso che si debba rendere conto che anche lui ha esagerato e che è ora di smetterla con questa battaglia di principi che sta facendo male alla cosa cui sia lui che Cassano vogliono più bene: la Samp.
Io sto con Cassano che sicuramente ha sbagliato ma si è scusato, sto con Cassano che gioca in una provinciale ma ha dei piedi da fuoriclasse assoluto. Sto con Cassano che ha passato una vita a farsi giudicare, a cambiare, a migliorare. Chi ti paga ti può insultare, avvilire, licenziare su due piedi, chi ti paga è padrone del tuo tempo e della tua morale. E chi ci sta più dalla parte di chi prende la paga? Ma quello prendeva tre milioni l'anno. Il principio è lo stesso. Per il petroliere erano arachidi.
Se sbrocca Balotelli, oddio non fate i razzisti, se sbrocca Totti insorge per lui Roma capitale, se sbrocca
Cassano è l'ennesima normale tappa di una carriera e di un uomo dai gravi difetti comportamentali.
Spero vivamente che tutto si sistemi perchè una grande storia d'amore non può e non deve finire così
EL

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