Cerca nel blog

venerdì 25 febbraio 2011

Più tessere che tifosi allo stadio!

Dall'inizio di questa stagione calcistica per chi volesse seguire la propria squadra in trasferta nel settore ospiti è obbligatorio essere in possesso della "Tessera del tifoso". L'iniziativa, elaborata e  promossa con fiero entusiasmo dal ministero degli interni per arginare il fenomeno della violenza negli stadi, ha da subito suscitato le feroci proteste del mondo ultras che per una volta si è trovato d'accordo nel contrastare questa normativa, al di là del tifo. L'obiezione principale è "il pericolo schedatura": in pratica le società di calcio con cui il tifoso stipula il contratto vengono a conoscenza di vita, morte e miracoli, in collaborazione con le questure. Inoltre la tessera viene rilasciata dopo un controllo atto a verificare l'esistenza di provvedimenti Daspo in corso o passati: in parole povere chi sta scontando o ha scontato il provvedimento che vieta ai puniti di entrare in uno stadio a causa di gravi reati ivi commessi, non può ricevere la tessera e quindi non può seguire la propria squadra in trasferta! Apriti cielo: proteste, grida all'attentato alla libertà....
Sinceramente di primo acchito non capivo le proteste degli ultras, io che ultras non sono sebbene tifoso sfegatato di una squadra che, essendo di una città distante dalla mia, non mi è possibile seguire con la continuità che vorrei dal vivo. Ho recepito quelle proteste come un'ottusa difesa dei privilegi di quel mondo, come l'impunità e il diritto a considerare gli stadi italiani come una zona franca. Pur conscio che il provvedimento non avrebbe come d'incanto risolto ogni problema, lo consideravo un minuscolo passetto in avanti all'italiana (della serie "serve a poco, si potrebbe fare meglio....ma meglio di niente").
Dopo sei mesi di campionato possiamo tranquillamente affermare senza timore di essere smentiti che la tessera del tifoso si è rivelata un fallimento in tutto e per tutto e non solo perchè non ha apportato benifici ma sopratutto perchè ha creato danni e ingigantito i problemi che mirava ad estinguere. Innanzitutto chi è sprovvisto di tessera continua senza alcun problema a recarsi in trasferta... però senza prendere posto nel settore ospiti! Che tremenda punizione! Che severità!  I violenti e facinorosi tifosi a cui si vuole vietare l'ingresso nel settore ospiti, comprano tutti insieme un biglietto qualsiasi in qualsiasi altro settore dello stadio e vengono per diritto divino collocati insieme spesso in tribuna! Avete capito bene, in tribuna, a pochi seggiolini dai tifosi della squadra avversaria!!!! Bel modo per evitare qualsiasi problema e scontro! Geniale!
Inoltre grazie alla tessera quest'anno c'è stato un crollo verticale della vendita degli abbonamenti (ad ogni abbonato viene rilasciata in automatico la tessera e molti ultras per protesta non hanno rinnovato l'abbonamento) e dei biglietti, provocando un danno economico gravissimo per le società e un ulteriore danno all'immagine del nostro paese, come se ne avessimo bisogno. In vista del fair play finanziario, un fattore essenziale per le società saranno gli introiti garantiti dalla vendita dei biglietti! Con questi stadi fatiscenti e obsoleti, con la tessera del tifoso, con dei campi di gioco vergognosi...come faremo a competere contro le superpotenze europee che vantano stadi all'avanguardia, record di presenze e campi perfetti? Solo per citare un dato, il Borussia Dortmund capolista in Bundesliga ha una media di 80mila spettatori a partita! (In media!!! sia che giochi contro il Bayern, sia contro il una squadra di serie B tedesca, numeri che noi in Italia ci possiamo solo sognare). Di tessere ne sono state erogate molte secondo i dati del ministero: ebbene si, ci sono più tessere del tifoso che tifosi allo stadio. O il calcio in Italia cambia oppure rischiamo di diventare un campionato minore, sempre meno appetibile e competitivo. Vedere per credere la debacle europea di questi giorni.
Gli stadi di proprietà potrebbero dare una sterzata salutare, ma siamo riusciti a perdere la corsa per l'organizzazione degli europei del 2012 e quelli del 2018; inoltre una legge fondamentale, che permetterebbe con più facilità ad un club di costruirsi il proprio stadio, è clamorosamente impantanata alla camera dei deputati. Solo la Juventus è riuscita miracolosamente ad avere il suo gioiello di proprietà: verrà ultimato ed inaugurato in estate. Buon segnale, vedremo il risultato, sperando che faccia da traino per tutto il movimento calcistico italiano, sempre che sia stato costruito bene e sopratutto che la mentalità italiana lo accetti e lo aiuti a crescere. E pensare che basterebbe così poco.....E invece....Invece i tifosi del Genoa accolgono gli acerrimi rivali milanisti con una sassaiola e sfondano il blocco della polizia. Nessun provvedimento a danno nè dei tifosi, nè della società. Durante il derby della capitale ogni anno è normale aspettarsi feriti, accoltellamenti, scontri. Nessun provvedimento a danno delle società. Ai napoletani viene proibito di andare a vedere Genoa-Napoli: peccato che le sue tifoserie siano unite da uno storico gemellaggio; stessa cosa capitata agli interisti per Lazio-Inter, mentre tifoserie storicamente problematiche vengono fatte entrare in contatto. Cose da pazzi, cose da Italia.
Complimenti ai politici italiani e ai dirigenti della federazione: portano allo stadio i violenti e allontanano gli sportivi veri.

MDZ

Nessun commento: