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domenica 3 ottobre 2010

Ciclismo: Hushovd campione del mondo, solo quarto Pozzato

A Geelong vince in volata Thor Hushovd portando per la prima volta la Norvegia sul tetto del mondo, l'Italia non riesce ad agguantare il 3° gradino del podio per una manciata di centesimi. Il team azzurro di Bettini ha provato a rendere la corsa dura fin dall'inizio ma non è riuscita a portare un'azione decisiva. Visconti, Nibali, Tosatto hanno lavorato per il nostro finisseur, Filippo Pozzato che si è trovato all'ultimo giro con i crampi. Ancora una volta il vicentino come troppo spesso gli accade nelle corse di un giorno è arrivato stanco agli ultimi chilometri e non è riuscito ad incidere. Il favorito della vigilia, il belga Gilbert ci ha provato a due chilometri dall'arrivo ma è stato risucchiato nel gruppo a 300m dal traguardo. E' la situazione che l'Italia voleva evitare: l'arrivo in volata senza avere nessun tipo di velocista in squadra. Bennati, inguardabile alla Vuelta, non è stato giustamente convocato mentre le numerose salitelle presenti nel circuito non sarebbero state adatte ad Alessandro Petacchi. All'Italia serviva un uomo come Bettini capace di stare con i migliori dopo 300Km e poi piazzare lo scatto decisivo a pochi metri dall'arrivo. L'Italia ha corso bene prendendo in mano il mondiale fin dalle prime battute ma la tattica era impostata su un corridore forte, veloce, talentuoso ma che non è un campione e che negli ultimi metri paga. Hushovd ha vinto con merito: pur senza squadra il norvegese ha sfruttato il lavoro di Italia e Spagna (per un Freire deludente) e all'arrivo non ha perdonato. I vari Gilbert, Evans che avevano bisogno di una corsa dura sono rimasti a bocca asciutta. Ha vinto il corridore che in questa situazione era il naturale favorito: dopo 300Km in un arrivo in volata il mondiale non poteva avere un esito diverso. L'argento e' andato al danese Matti Breischel, il bronzo all'australiano Allan Davis. Senza dubbio due sorprese: almeno una medaglia era alla portata degli azzurri che hanno corso come detto al meglio come squadra ma l'ultimo uomo, Pozzato, è arrivato stanco e con i crampi all'appuntamento più importante della sua carriera, agli ultimi metri che fanno la differenza tra un ottimo corridore ed un campione
EL

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