Cerca nel blog

venerdì 1 ottobre 2010

Moto Gp: Frattura scomposta per Pedrosa, addio sogni di gloria


Colpo di scena in Giappone, dove questa mattina dalle 7 si sono disputate le prove libere della Moto Gp. Pronti via e subito dopo sette minuti accade il misfatto: Dani Pedrosa perde il controllo della sua Honda, prova a rimanervi comunque attaccato ma viene violentemente sbattuto sull'asfalto, rimediando una triplice frattura scomposta della clavicola sinistra, che vuol dire addio ai sogni di gloria. Già perchè l'infortunio è grave abbastanza da far saltare allo spagnolo 2 o 3 gare: considerando che ne mancano 5 al termine e che il suo svantaggio è di 56 punti, si capisce bene come solo la matematica sia rimasta ad ostacolare Lorenzo, e anch'essa si arrenderà presto. Il manager dello sfortunato pilota, Alberto Puig, ha affermato che "la Honda potrebbe essere rimasta accelerata", dunque l'ipotesi del problema tecnico non è da scartare a priori. Errore del pilota o problema tecnico purtroppo cambia poco, l'infortunio è serio, Dani sta valutando se farsi operare già tra oggi e domani in Giappone o rientrare in Spagna e affidarsi all'equipe che ha già curato la stessa clavicola infortunata in passato. Nella migliore delle ipotesi potrebbe tornare in Australia, il 17 ottobre, saltando solo due gare. A mio avviso sarebbe meglio prendersi un tempo più lungo e curarsi bene per tornare al 100% in vista della prossima stagione, non ha senso correre rischi con il mondiale chiuso...sarebbe stato difficile vincerlo senza questo incidente, figuriamoci saltando delle gare. Ma con Puig non si può mai sapere, lui più che un manager è un padre padrone, potrebbe rimetterlo in moto prima di quanto immaginiamo. 
E' un vero peccato per Pedrosa che era in un gran momento di forma e di conseguenza è un gran peccato per noi spettatori, privati di un bel finale di mondiale. 
Oltre alle normali considerazioni su questo tipo di eventi, spero non sia troppo cinico avanzarne un'altra. Quando sono venuto a conoscenza della notizia non ero affatto stupito. Sarebbe stata la prima stagione senza infortuni per Pedrosa, un pilota tanto veloce quanto incostante, tanto forte quanto sfortunato. Quando c'è da dare continuità alle prestazioni manca sempre, le sue stagioni sono sempre state costituite da vittorie, illusioni mondiali e cadute con relativi infortuni (polso, spalla, caviglie) che lo hanno fermato. E questa stagione non è diversa: prima parte di stagione con errori, problemi tecnici e cadute, seconda parte con filotto di podi e vittorie ma sul più bello caduta e addio sogni di gloria. Non voglio sembrare troppo cinico, sono conscio che la cattiva sorte è sempre in agguato ma per come la vedo io la caduta è frutto, a meno di guasti tecnici che nel caso specifico di oggi, mentre scrivo, sembrano essere confermati, di errori Pedrosa ne commette sicuramente troppi per un aspirante campione del mondo. Speriamo riesca in futuro ad esprimere tutto il suo potenziale, il motomondiale e la Honda ne hanno un gran bisogno.
Le prove libere sono continuate in un'atmosfera strana, di un mondo che è consapevole che i giochi ai piani alti sono già decisi. Il campionato è finito ma ci sono le singole gare da conquistare e piloti come Lorenzo, Stoner e Rossi hanno motivazioni sufficienti per lottare fino all'ultima staccata. Motivazioni che nonostante gli acciacchi permettono a Rossi di mettersi davanti a tutti dopo aver trovato un buon passo gara, ovviamente da perfezionare dato che siamo solo a venerdì. Alle sue spalle c'è Dovizioso, la cui buona prestazione aumenta i rimpianti di Pedrosa, la Honda sembra essere molto in forma e chissà cosa avrebbe potuto fare lo spagnolo...Terzo tempo per il quasi campione del mondo Lorenzo, che si limita a controllare in tutta tranquillità, staccato di 3 decimi dal compagno di box e tallonato da Stoner a soli sette millesimi. L'australiano e la Ducati sembrano poter confermare l'ottima prestazione di Aragon. Insomma, con quattro piloti in tre decimi ci sarà una bella lotta per la vittoria. Dietro questi piloti il vuoto: troviamo Ben Spies quinto a più di un secondo da Rossi. Per quanto riguarda gli altri italiani, troviamo Capirossi, Simoncelli e Melandri a formare un trenino tricolore in nona, decima e undicesima posizione, con un ritardo che sfiora il secondo e mezzo. Per la qualifica e per la gara c'è l'incognita meteo, con la pioggia in agguato. Incognita invece che purtroppo non c'è più su chi vincerà il titolo. 

MDZ

Nessun commento: