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martedì 5 ottobre 2010

Derby d'Italia in parità: Milan e Lazio godono

Il big-match tra Inter e Juventus si è concluso sullo 0-0. Partita bella nel primo tempo, mentre nella ripresa le squadre sono calate viste le fatiche europee di metà settimana, accontentandosi del risultato di parità. Mi è piaciuta molto la Juve che ha giocato con grande personalità al cospetto dei Campioni d'Europa. L'Inter priva di Pandev, Zanetti, Samuel, Motta e con un Milito ancora al 50% ha dimostrato comunque di essere la squadra da battere muovendo la classifica anche quando la rosa disponibile è ridotta all'osso e manca di alcuni elementi cardine. L'infortunio di Biabiany ha costretto Benitez ad inserire nella mischia Milito e a spostare nuovamente Eto'o come esterno di attacco a sinistra. La coesistenza tra Milito ed Eto' come sussurrato da Benitez a fine partita è sempre più complessa anche perchè il camerunense non pare disposto a sacrificarsi un'altra stagione in un ruolo che non sente suo. Nella Juve la difesa è sicuramente in crescita come si è visto anche nella partita con il Manchester City, il centrocampo ha trovato in Krasic un esterno talentuoso ed in grado di saltare l'uomo ed andare sul fondo con notevole facilità. La coesistenza contemporanea di Melo, Aquilani, Marchiso è possibile e quindi la squadra è più flessibile di quanto sembri: non è legata al solo 4-4-2- rigido di Del Neri. Molto bene anche Quagliarella mentre Iaquinta continua a non dimostrarsi un finalizzatore adatto. Amauri è un giocatore importante per questa squadra per la sua capacità di far salire la squadra, giocare di sponda e muoversi per i compagni. I bianconeri sono sicuramente in crescita ma continuo a non vederli in grado di competere per il titolo.
Il Milan aggancia l'Inter al 2° posto espugnando il Tardini di Parma. Dopo la vittoria alla prima giornata per la squadra di Marino sono arrivati 3 punti in 5 partite. L'infortunio di Giovinco ha tolto imprevedibilità alla manovra, Candreva non riesce a prendere in mano il centrocampo e la squadra è stata dominata dal Milan. Il tridente pesante Robinho-Ibrahimovic-Ronaldinho non funziona ancora al massimo delle proprie possibilità. L'idea di Allegri di piazzare Ronaldinho in posizione centrale dietro le punte può essere interessante anche se il brasiliano è assolutamente inutile in fase di non possesso e il centrocampo deve supportare un trio che non ha facilità di corsa in ripiegamento. Molto bene la coppia centrale Nesta-Thiago Silva: quando giocano insieme e sono a posto fisicamente è molto difficile entrare centralmente nella difesa del Milan. Male fino a questo momento il Parma, da molti indicato come una delle possibili soprese all'inizio del campionato. I gialloblu non hanno la mentalità da squadra operaia, che deve lottare per la salvezza e questo può essere un limite nel caso in cui la squadra di Marino si dovesse costretta a lottare punto a punto fino alla fine.
L'Udinese centra la prima vittoria del campionato al 93' battendo un Cesena giunto alla terza sconfitta consecutiva dopo un mirabolante avvio. Per l'Udinese il discorso è molto simile a quello fatto sul Parma: la squadra non è stata costruita per la parte bassa della classifica: elementi come Sanchez, Di Natale, Zapata, Asamoah, Inler sono di alta qualità. Guidolin è un tecnico che dà assolute garanzie e per questo non è mai stato messo in discussione da Pozzo, nemmeno dopo l'avvio disastroso (sul piano dei risultati, ma non del gioco). Dopo questa prima meritatissima vittoria ora si può aprire un nuovo campionato per i friulani. Il Cesena ha già finito di correre? E'la domanda chiave per capire le speranze di salvezza dei romagnoli che come ho già scritto sono la squadra con l'organico più modesto di tutta la serie A.
Continua ad essere implacabile al Via del Mare il Lecce di De Canio che pur soffrendo si sbarazza del Catania (1-0) grazie al secondo goal consecutivo di Corvia che finalmente ha raggiunto una maturità da giocatore di categoria dopo parecchie stagioni altalenanti. Il Catania gioca meglio, è più squadra sia sotto il punto di vista degli automatismi che della qualità ma Maxi Lopez spreca due goal già fatti. I 4 migliori attaccanti del campionato scorso Milito, Di Natale, Pazzini e Maxi quest'anno hanno segnato 2 goal in quattro (doppietta di Milito al Bari) e non sono determinanti per le loro squadre. Il Catania deve ritrovare in fretta il bomber argentino se no potrebbe, ancora una volta, trovarsi a battagliare per la salvezza.
Modesto pareggio senza goal tra Chievo e Cagliari: è prevalsa la paura di perdere. Il Chievo torna a far punti al Bentegodi dopo due sconfitte consecutive mentre i sardi di Bisoli muovono la classifica dopo una settimana turbolenta che ha portato all'esclusione di Conti ed Agostini, due senatori. Trovo inconcepibili le polemiche che hanno travolto Bisoli dopo la sconfitta con la Juve. Il Cagliari sta facendo benissimo ed il tecnico si è dimostrato capace anche in serie A dopo la trionfale esperienza di Cesena.
Terzo pareggio consecutivo per la Samp che impatta a Bologna. Per l'ennesima volta la squadra non è stata in grado di gestire il vantaggio frutto dell'autorete di Portanova. La Samp non è una squadra votata alle ripartenze ma ha avuto due nitide occasioni prima con Cassano e poi con Pazzini ma i due bomber blucerchiati non stanno attraversando un buon momento. Cassano è stato sostituito da Pozzi ed è andato direttamente negli spogliatoi senza passare per la panchina segno che il talento barese e nervoso e non sta attraversando un buon momento. Dopo le grandi prestazioni nelle prime due giornate (3 goal ed 2 assist) ed in nazionale, Cassano si è assolutamente spento fornendo ogni volta che è stato chiamato in causa prestazioni assolutamente deludenti. La Samp come ha già dimostrato in passato non dipende da Cassano ma è logico che la manovra senza il 99 è meno imprevedibile. Il continuo turn-over proposto da Di Carlo è sintomo che il tecnico di Cassino non ha ancora ben chiaro gli uomini su cui puntare ad occhi chiusi ma soprattutto il modulo: rombo o 4-4-2? Il doppio impegno campionato-Europa League è duro, ma la competizione europea va onorata e il primo posto nel girone lo testimonia. Il rientro di Poli dopo la sosta è fondamentale per dare equlibrio ad un centrocampo che dopo 70' va spesso in debito di ossigeno. Il Bologna si conferma squadra solida e difficile da battere. Quest'anno la salvezza può arrivare con qualche giornata di anticipo.
Vittoria a sopresa quella del Palermo a Firenze. Ancora Ilicic e Pastore in goal. I rosanero dominano il primo tempo, e calano vistosamente nella ripresa quando la Fiorentina li stringe d'assedio dopo aver dimezzato le distanze con Gilardino. Ljiajc spara il rigore del pareggio addosso a Sirigu e la Fiorentina resta così al penultimo posto con 5 punti. La situazione ora è difficile anche se Mihaijlovic ha gli alibi dell'indisponibilità di Vargas, Mutu, Jovetic e D'Agostino elementi cardini della squadra. Il progetto dei giovani di Della Valle sembra comunque essere arrivato al capolinea; anche l'ambiente è più freddo e la squadra fatica ad imporre le proprie trame. In crescita il Palermo, ancora senza Miccoli, ma con un Pastore sempre più uomo squadra. L'intesa tra Munoz e Bovo cresce partita dopo partita così come Ilicic autore di un goal fantastico e di una prestazione notevole
Toni segna il primo goal a Marassi ed il Genoa supera il Bari al termine di una partita molto bella dall'esito incerto. Il Bari gioca come sempre a viso aperto con rapide ripartenze guidate da Almiron, Alvarez e Barreto. Il Genoa, con Veloso sempre più positivo in fase di costruzione, è squadra ancora in formazione ma dà sempre l'impressione di essere molto pericoloso. Dopo il vantaggio firmato Palacio in due minuti la partita può girare: fallo di Moretti su Castillo con conseguente rigore per il Bari ed espulsione dell'ex Valencia. Dopo aver raggiunto il pareggio ed in vantaggio di un uomo paradossalmente in Bari smette di giocare. Il Genoa prende coraggio e cerca la vittoria che arriva allo scadere con Toni. E' una vittoria molto importante per i rossoblu che possono (ri)trovare fiducia nei propri mezzi e riavvicinarsi a posizione di classifica che competono all'organico di Gasperini.
Il Napoli si aggiudica il derby del Sud liqudando (2-0) la Roma. La squadra di Mazzarri vola al 2° posto in classifica stoppando sul nascere la ripresa dei giallorossi. Non mi soprende più di tanto questa posizione di classifica del Napoli: l'attacco è di primissimo livello. Considero Hamisk da anni uno dei giovani più forti al mondo che con Lavezzi e Cavani forma un tridente formidabile soprattutto quando la squadra deve riparire. Il centrocampo è propositivo ma ottimo in fase di copertura con Gargano in costante crescita. Il Napoli da anni fa meno di quanto ci si aspetta. Il 6° posto della stagione scorsa è stato condizionato dal pessimo avvio sotto la guida di Donadoni. Da quando Mazzarri siede sulla panchina partenopea la media  è quasi superiore a 2 punti a partita: la squadra ha imparato a giocare in trasferta con maggiore sicurezza ed in casa soprattutto con le grandi quando può sfruttare gli spazi non sbaglia un colpo. La Roma è stata in partita per 60' ma poi è crollata. E' una sconfitta che ci può stare, su uno dei campi più difficili della serie A ma la posizione in classifica è preoccupante e tutte le difficoltà sono acuite da comportamenti non esemplari da parte dei tesserati. Ieri Boriello si è lasciato andare ad uno sfogo per la sostituzione. L'aspetto che più preoccupa è il fatto che Ranieri non ha ancora le idee chiare su come disporre la squadra: ieri si è presentato a Napoli con una difesa a 3 quando Mexes non era disponibile per squalifica, facendo giocare Cassetti centrale e Cicinho esterno di centrocampo. Una mossa che dimostra come il tecnico testaccino non abbia pienamente in mano la Roma, versione 2010/2011. Resto convinto che fino a che Vucinic non ritroverà la forma migliore per disputare una partita intera, i giallorossi avranno grosse difficoltà.
All'Olimpico Lazio-Brescia valeva il primo posto in classifica. Decide il match un goal di Mauri (fresco di convocazione in azzurro) su favoloso assist di Hernanes sempre più decisivo. La Lazio è in vetta alla classifica grazie ad una difesa solida e ad un gioco in crescita. Reja ha sfruttato un calendario morbido per portare la sua squadra in vetta. Unici impegni difficili sono stati con Samp e Milan che hanno portato un punto. La Lazio non ha sbagliato però contro avversari di caratura inferiore (Bologna, Chievo, Brescia) ed ora si trova da sola in vetta alla classifica. Zarate sta tornando quello del primo anno ma è soprattutto la difesa guidata da Dias che ha trovato un'ottima intesa. Parlare di scudetto è assolutamente fantascientifico ma per la lotta alle coppe europee la Lazio può essere un cliente ostico per tutti
EL

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