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mercoledì 24 agosto 2011

Il punto sulla serie A



ATALANTA: partirà con 6 punti di penalizzazione e non è un buon viatico. La sconfitta interna con il Gubbio (3-4) in Coppa Italia non ha certo rasserenato un ambiente che è nervoso per la vicenda scommesse. L'acquisto di Lucchini va a puntellare la difesa, mentre Denis è la punta pesante che chiedeva Colantuono.
A centrocampo manca un vero regista, sulle fasce si alterneranno Schelotto e Ferreira Pinto. Acquisto boom Maxi Moralez subito in goal con il Gubbio, andrebbe a sostituire Doni, radiato. Ma non lo conosco

BOLOGNA: Bisoli mi pare un ottimo allenatore e se lasciato lavorare (non come a Cagliari) può fare molto bene soprattutto con una squadra ostica e tignosa come il Bologna. Viviano è stato egregiamente rimpiazzato con Gillet. Crespo del Padova va a chiudere il buco lasciato da Buscè sulla fascia destra. A centrocampo hanno trattenuto Mudingayi e stanno resistendo per Ramirez (chiedono 15 milioni) . L'acquisto di Diamanti può essere il trampolino di lancio verso obbiettivi più tranquilli di una sofferta salvezza

CAGLIARI: come al solito colpi di scena: esonerato Donadoni, Cellino si affida a Ficcadenti ed al mercato sudamericano con gli acquisti di Ibarbo e Thiago Romero. Il primo è un centrocampista, il secondo andrebbe a sostituire Acquafresca. Per il resto ossatura confermata con i "vecchi" Pisano, Agostini e Conti che formano il nerbo di una squadra collaudata. Trattenuti Cossu e Nainggolan. Centrocampo puntellato con l'acquisto di Ekdal

CATANIA: la squadra è confermata ed imperniata sugli argentini: Montella dovrà solo limitarsi a gestire la rosa per raggiungere la salvezza. Silvestre partito per 7 milioni di euro in direzione Palermo non è ancora stato sostituito ma Lo Monaco sta trattando Legrottaglie. In attacco è arrivato Suazo che sostituisce Morimoto accasatosi a Novara. Giorni caldi per Maxi Lopez: se Gila va al Genoa, l'argentino sarà la nuova punta della Fiorentina con il Catania orientato verso Pozzi, per il quale è stato fatto un timido sondaggio

CESENA: la grana Giaccherini sta minando l'entusiasmo di un ambiente che si è mosso benissimo. L'esterno, in procinto di accasarsi alla Juve, è stato pesantemente contestato dai tifosi durante il match di Coppa Italia vinto ai supplementari contro l'Ascoli (goal di Bogdani). Gli acquisti di Comotto, Candreva, Eder e soprattutto Mutu restano di spessore. Vedremo se si saprà trattenere Parolo. Se così fosse, la salvezza tranquilla attraverso il bel gioco (come promesso da Gianpaolo) potrebbe diventare una dolce realtà

CHIEVO: come spesso gli accade ad agosto è messo tra le papabili a retrocedere e poi ci stupisce ma mai come quest'anno i gialloblù sono a rischio. Con le neopromosse ben attrezzate il Chievo è vicino a perdere una colonna come Sorrentino (vicinissimo a Palermo) già rimpiazzato con Puggioni ma soprattutto non ha saputo rinnovare un impianto di gioco che pare logoro. Di Carlo ha impostato la squadra con il 3-5-2. Prende pochi goal ma il centrocampo è poco creativo ed aver rimpiazzato Marcolini con Hatemaj non è certo un modo per alzare il tasso tecnico. Lo scambio Sammarco-Bentivoglio con la Samp praticamente ufficiale ma anche questo cambia poco. Preso Paloschi: se giocherà con continuità e senza infortuni la coppia con Pellissier può garantire 20 goal che potrebbero bastare per salvarsi

FIORENTINA: che confusione in casa viola! Dopo anni di ottima gestione i Della Valle e soprattutto Corvino si stanno defilando e disinteressando. Montolivo vuole essere ceduto e non rinnova il contratto: a gennaio lo perderanno a parametro zero anche se è di ieri la notizia di un offerta del Bayern. Gilardino idem ed è vicinissimo al Genoa che ha soffiato anche Bovo (altro obbiettivo viola) e Frey, che a mio avviso è la perdita più grave. Interessanti gli acquisti di Lazzari e Munari oltre a quello di Kharja che vanno a rinnovare un centrocampo che ha perso anche D'Agostino (Siena) e Santana (Napoli)

GENOA: mercato come al solito spumeggiante di Preziosi che si conferma da anni il presidente più attivo d'Italia: presi Frey, Bovo, Costant, Merkel ed il nazionale sloveno Birsa che va a sostituire Milanetto come tempi di gioco in mezzo al campo. Malesani ha un Genoa da primi 8 posti. Difficile però trovare il modulo. Il 4-3 di Coppa Italia con la Nocerina lascia intravedere gli stessi pregi e difetti di sempre: grande corsa e generosità ma poca attenzione in fase difensiva e fatica a chiudere le partite. A fianco a Palacio incognita Pratto: acquistato dal River, classe' 88

INTER: sinceramente non si è mossa bene sul mercato. Gasperini fatica terribilmente ad imporre il suo modulo ed il fatto di non aver avuto mai a disposizione Maicon non lo facilita a cambiare le sue idee ripiegando su un più accorto ( e consono) 4-3-1-2. L'offerta per il cartellino di Eto'o non è da capogiro (30 milioni) ma i 60 milioni in 3 anni per il camerunense sono una tentazione troppo grande. Oggi l'ufficialità, domani le visite mediche, domenica il debutto con l'Aznhi. Come sostituirlo ora? Non certo con Tevez, tanto meno con Berbatov. Punte centrali, prime punte non servono e su questo Gasperini è stato molto chiaro. Servono esterni offensivi, il massimo un esterno sinistro e 2 esterni d'attacco (magari comprati monetizzando anche con la cessione di Wesley). Io punterei su Palacio e Ribery (in alternativa Zarate e Lavezzi) ed in mezzo mi prenderei De Rossi. Sull'Inter si sospende il giudizio,una settimana di mercato può rivoluzionare una squadra che se resta così potrebbe concludere la stagione con 0 tituli come non accade da molto molto tempo in via Durini. Muntari vicino al Newcastle.

JUVENTUS: la Juve si è mossa moltissimo ma Conte ha chiesto altri 3 rinforzi (per Giaccherini è quasi fatta, per Alex si sta lavorando, Perotti è complesso) per sviluppare al meglio il suo complicato 4-2-4. Io resto dell'avviso che la Juve sia una squadra perfetta per il 4-3-3 con Pirlo,Marchisio e Vidal in mezzo ed un tridente con Vucinic, Matri e Krasic. Ma Conte è testardo (e può essere un pregio) e non si sposta dal suo modulo preferito. In difesa si cerca un centrale: Alex e Lugano i nomi più gettonati ma bisogna affiancare a Chiellini un centrale rapido e con senso della posizione e non un altro colosso difensivo. Troppi giocatori in rosa sono un problema da non sottovalutare.

LAZIO: si è mossa benissimo sul mercato. Ha sostituito Muslera con Marchetti, Lichtsteiner con Konko, ed in attacco ha centrato due colpi: Klose e Cissè mantenendo inalterata l'ossatura con Mauri, Hernanes, Ledesma e la coppia Dias-Biava. Può far benissimo in Europa League gestendo i due fronti vista una discreta profondità di rosa. La grana Zarate (Reja non lo vede) dev'essere assolutamente risolta prima dell'inizio del campionato ed una cessione all'Inter per una cifra tra i 15-20 milioni potrebbe accontentare tutti.

LECCE: eccoci alla squadra più debole della serie A. La sconfitta casalinga (0-2 con il Crotone) in Coppa Italia è sintomo delle difficoltà della squadra di Di Francesco. La perdita di Rosati non è da sottovalutare e Julio Sergio non è ancora portiere affidabile. La difesa è stata puntellata con Carrozzieri e dunque notevolemente indebolita mentre a centrocampo Obodo e Strasser possono garantire assai poca qualità. La speranza è che Di Michele ripeta la mirabolante stagione dell'anno scorso e che ci sia un'altra sorpresa negativa (vedi Samp)

MILAN: resta la squadra più forte. Dopo un anno ha assimilato il gioco e le idee di Allegri ed ha puntellato la difesa con Mexes e Taiwo entrambi a parametro zero. Al posto di Pirlo è praticamente fatta per Aquilani che può essere un'alternativa di qualità a centrocampo.

NAPOLI: ha avuto la malaugurata idea di accettare l'invito del Barcellona per il trofeo Gamper ed è stato devastato (5-0 e tre pali per il Barca). E'un amichevole ma l'ambiente elettrico (35.000 persone al San Paolo la settimana scorsa per un amichevole tra titolarissimi ed alternative) e l'incapacità di Mazzarri di gestire questo tipo di partite può essere un boomerang. Vado controcorrente e dico che il Napoli sul mercato si è mosso male. Ha speso 52 milioni per Inler, Britos, Rosati, Dzmaili, Donadel. 3 centrocampisti sicuramente utili che vanno a colmare le partenze di Yebda e Pazienza (dai quali non si è intascato un euro), un portiere troppo forte per essere solo una riserva e Britos pagato 10 milioni di euro. Mi viene una provocazione: forse
l'unico problema del Napoli era la poca qualità a centrocampo. Fabregas è stato pagato 40 milioni. Se si concentravano gli sforzi su un grandissimo, un unico big che poteva far fare il salto di qualità alla squadra non era meglio? Al campionato ed alla Champions l'ardua sentenza.

NOVARA: lotterà fino all'ultimo per non retrocedere, ma ha entusiasmo ed un gruppo che lavora insieme da anni con successo viste le due promozioni consecutive. Putroppo la squadra è ora più debole di quella che ha vinto i play-off. Molto pesanti le cessioni di Bertani (Samp) e Gonzalez (Palermo) sostituiti con la leggera ma ficcante coppia Morimoto-Meggiorini. In porta è stato trattenuto l'affidabilissimo Ujkani che sarà a mio avviso uno dei migliori portieri del campionato. In difesa Dellafiore e Paci garantiscono centimetri ed esperienza mentre il centrocampo non è stato ritoccato. Lo scippo di Jeda, giocatore in grado di fare la differenza al Lecce pone il Novara sopra i salentini.

PALERMO: tantissimi problemi per il Palermo e Pioli potrebbe essere la seconda panchina a saltare. Eccezionale aver venduto Pastore a 43 milioni di euro, ma deleterio uscire ai preliminari di Europa League con il Thun e prendere 3 goal ad ogni amichevole (dal Trapani al Fenerbhace) facendo infuriare Zamparini, il quale dal canto suo invece di correre ai ripari cede il miglior difensore in rosa, Bovo. L'acquisto di Silvestre e quello probabile di Sorrentino non salvano un mercato fatto solo all'incasso. I fasti di Delio Rossi paiono lontani, il Palermo navigherà a metà classifica

PARMA: Colomba ha in sostanza la medesima squadra dell'anno scorso con Candreva e Dzmaili rimpiazzati rispettivamente da Blasi e Valdes. Meno staticità e più corsa in perfetto stile Colomba. Amauri (eccezionale la sua parentesi in gialloblù) sembra non poter tornare per problemi di ingaggio e Pellè (o Crespo) non bastano per affiancare Giovinco. In questi ultimi giorni di mercato bisogna assolutamente muoversi per una punta di peso. Floccari o Caracciolo sono i nomi più gettonati.

ROMA: avvio di stagione che non poteva essere peggiore per la Roma che già alla prima partita ufficiale ha pesantemente steccato (0-1 a Bratislava). Il modo in cui ha steccato è grave: possesso di palla sterile, accelerazioni nulle, Totti in panchina. Il capitano si è presentato all'allenamento con un eloquente maglietta con scritto: BASTA. Sintomo di un rapporto già difficile con Luis Enrique. In società Baldini e Sabatini paiono pestarsi i piedi ma è in questo momento che bisogna star vicini all'allenatore e credere nel progetto appena iniziato. Luis Enrique sbaglia se pensa che la Roma sia il Barcellona B. Ci sono delle rigide gerarchie e ci vuol tempo per smantellarle o per far digerire il nuovo corso. Alla prima partita ufficiale non puoi schierare in avanti Caprari ed Okaka tenendo in panchina per quasi tutta la durata dell'incontro Totti e Boriello. Il progetto Roma personalmente mi piace ma bisogna avere tempo e pazienza. Già il ritorno di Europa League invece rischia di essere un punto di non ritorno in caso di precoce eliminazione. Serve inoltre un difensore centrale, Bartra giovanissimo canterano del Barca potrebbe essere un nome

SIENA: neopromossa interessante che ha cambiato poco. Sannino è un ottimo allenatore anche se dal carattere difficile. In una piazza sanguigna come Siena può fare molto bene. Difesa puntellata con Contini, centrocampo formato da uomini di esperienza come Codrea, Vergassola, Mannini, D'Agostini, Gazzi, Reginaldo in grado di unire corsa ad una discreta qualità. In avanti si aspetta la definitiva consacrazione di Calaiò che se sta bene fisicamente può raggiungere la doppia cifra. La vittoria di misura in coppa (1-0) al Toro è un buon viatico per il derby di campionato con la Fiorentina.

UDINESE: ci ha abituato a vendere e ripresentarsi competitiva ai nastri di partenza. Persi Zapata, Inler e Sanchez che formavano la colonna della squadra ha giocato una partita ottima ad Emirates dominando la ripresa e mettendo paura all'Arsenal. Badu è già un rubapalloni di livello, mentre centralmente nè Ekstrand nè Neuton paiono in grado di ricoprire il ruolo di Zapata. Sanchez è una grande perdita per il gioco di Guidolin: in grado di ripartire e saltare l'uomo. Quasi impossibile trovarne un altro così. Non credo nè che l'Udinese ripeta la stagione passata nè che passi il turno di Champions, ma sarà una cliente scomoda in campionato, perennemente nella parte sinistra della classifica.

EL

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