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lunedì 16 agosto 2010

A Toronto Murray vince ma Federer c'è


Andy Murray ha bissato il successo dell'anno scorso a Toronto ma la nota lieta è il ritorno ai massimi livelli di Roger Federer. Ieri la finale è stata condizionata dalle interruzioni per pioggia e dal doppio break dello scozzese in apertura di partita. Il doppio 7-5 testimonia un notevole equilibrio. Federer non è più il giocatore letale di 2-3 anni fa quando vinceva 3 slam e 5-6 Masters Series a stagione ma può ancora per molti anni essere ai vertici. Sul cemento solo Murray lo può battere: lo scozzese ha dimostrato ieri una volta di più che il veloce è la sua superficie preferita e che è molto più probabile una vittoria agli Us Open rispetto a quella a Wimbledon (come sperano gli inglesi). Federer torna n°2 del mondo ma non credo che sia quello a renderlo più felice: nella settimana di Toronto ha dimostrato che può giocarsela alla pari con i migliori del mondo e giocando con attenzione può anche batterli e che la caccia al 17°slam è possibile già dagli US Open di fine mese. Ritengo che Nadal non possa arrivare in fondo a Flushing Meadows: nonostante i bookmakers lo diano favorito, lo spagnolo ha dei limiti evidenti sul veloce e credo che una semifinale sia per lui un ottimo risultato. La finale potrebbe essere la stessa di ieri a Toronto: Federer deve commettere meno errori, essere più continuo al servizio, e riuscire a non farsi attaccare sul suo punto debole: il rovescio. I fun di Roger possono comunque stare tranquilli: il re ha ancora fame di vittorie. Oggi inizia il torneo di Cincinnati, l'ultimo Master Series vinto dallo svizzero esattamente un anno fa. Bissare il trionfo è possibile.
EL

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