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lunedì 27 settembre 2010

Classifica cortissima: 19 squadre in 5 punti!

Con il goal di Vucinic al 92' si è ricompattata la classifica, la Roma ha ricevuto una boccata d'ossigeno e l'Inter ha bloccato la propria fuga che in caso di ulteriore vittoria sarebbe diventata già problematica per le inseguitrici. Roma-Inter non è stata una partita bella, molto tattica, molto nervosa. Era una partita destinata allo 0-0 che pareva accontentare entrambe le formazioni quando Vucinic ha trovato la rete di testa su un cross di De Rossi. Il montenegrino era entrato da 10' in campo per Totti che era andato sotto la doccia senza nemmeno fermarsi in panchina a gioire con la squadra. A prescindere dal goal il rientro di Vucinic è stato fondamentale per una squadra che non è imprevedibile in attacco senza le giocate di Vucinic. Borriello è una punta che gioca sempre spalle alla porta e non ha guizzi, non ha dribbiling, non è spietato sotto porta, non dà profondità. E' un modestissimo attaccante che è in grado (qualche volta) di far salire la squadra e di procurarsi qualche fallo. Ménez nel secondo tempo è cresciuto, Ranieri punta molto su di lui e credo che con il rientro a pieno regime di Vucinic sarà proprio Borriello a perdere il posto. La Roma passerà al 4-3-2-1 con Perrotta-Pizzarro-De Rossi a protezione della difesa, Ménez-Vucinic a giostrare dietro a Totti. Il capitano non ha più il passo e la freschezza della seconda punta/rifinitore: appare più decisivo anche in termini realizzativi quando gioca prima punta e deve coprire una quantità minore di campo. Segni di risveglio la Roma li aveva già dati a Brescia ma con l'Inter la difesa, guidata da Burdisso è stata quasi perfetta. Il rientro di Riise ha ridato equilibrio ad una squadra che ritrovando molti titolari è sicuramente più coesa. La trasferta di Napoli ci dirà qualcosa in più sui giallorossi. L'Inter ha subito i molti impegni, Benitez non può cambiare molto: senza Zanetti, Thiago Motta e Samuel il turn-over è ridotto al minimo e si è visto che la squadra era stanca. Pandev ed Eto'o non rientravano come al solito e Sneijder è apparso molto nervoso. Non so se tutti hanno notato l'atteggiamento dell'olandese: indisponente con i compagni e sempre pronto a criticare le scelte se non servito con sufficiente celerità. L'olandese non tenuto a bada da Mourinho sta tornando quel giocatore solo talento che prima dell'anno scorso aveva deluso tutti. Benitez dev'essere bravo ed intelligente a lavorare sulla testa di Sneijder che appare aver perso spirito di sacrificio e di squadra che l'anno scorso (per la prima annata della sua carriera) aveva trovato.
Benino il Milan che batte 1-0 il Genoa grazie ad Ibrahimovìc. Allegri schiera Robinho dal primo minuto ma la manovra è lenta e fatica a decollare, Abbiati è il migliore in campo. Da non dimenticare che il Genoa è ancora squadra in costruzione e non riesce ad affondare il colpo. Il Milan torna a -2 dall'Inter ma fino a questo momento non dà alcuna garanzia di poter lottare fino in fondo per il titolo come sostiene (volente o nolente) il tecnico Allegri.
Vince e convince anche la Juve che si sbarazza del Cagliari (4-2) grazie ad una tripletta di Krasic. Non si sa mai come commentare la Juve di questo periodo, in grado di passare in pochi giorni da ottime prestazioni a amnesie che la portano a sconfitte senza appello come con Bari e Palermo. I bianconeri non hanno ancora trovato equlibrio: una costante sono i goal subiti (troppi) ma anche un atteggiamento sempre positivo e propositivo. Del Neri ancora non riesce ad imporre i suoi meccanismi difensivi che tanto avevano funzionato a Genova. L'infortunio di Amauri può essere un problema in vista della doppia trasferta di Manchester (in Europa League) e di Milano (con l'Inter in campionato). E l'unica prima punta di ruolo ed anche se non segna a ripetizione fa salire la squadra e crea spazi per gli inserimenti degli esterni.
Nelle partite della domenica pomeriggio larga vittoria del Napoli a Cesena: era una vittoria prevedibile; il Cesena resta la squadra più modesta della serie A e nonostante la partenza a razzo farà fatica ad ottenere la salvezza. Il Napoli è costruito per giocare in trasferta: due incontristi davanti alla difesa ed il trio Hamisk-Lavezzi-Cavani letale nelle ripartenze. I partenopei hanno espugnato Genova e Cesena, pareggiato a Firenze ma faticano quando devono imporre il proprio gioco (2 pareggi ed una sconfitta al S.Paolo comprendendo l'Europa League). La Lazio affianca l'Inter in vetta alla classifica: la partita di Verona è stata a senso unico con i biancocelesti che hanno preso in mano le redini del gioco dal primo minuto. Ottima l'intesa tra Floccari e Zarate con l'argentino tornato su buoni livelli anche se sciupone. E' lui a decidere il match dopo l'imbeccata di Hernanes, 14 milioni ottimamente spesi da Lotito per un centrocampista offensivo di grandi livelli. Non so quanto la Lazio possa rimanere in vetta ma credo che un campionato di vertice, lottando per la qualificazione alle coppe europee sia alla portata degli uomini di Reja che pur non dovendo affrontare le coppe europee hanno un organico profondo e di qualità. Pareggi in Palermo-Lecce, Catania-Bologna e Sampdoria-Udinese. Il Palermo sotto di 2 goal ha un'ottima reazione sempre sostenuto dal proprio pubblico ma non è una squadra ancora matura in grado di fare un filotto di partite senza passi falsi. Gli innesti di Ilicic e Bacinovic in mezzo al campo sono stati positivi ma la difesa incassa ancora troppi goal. Il punto tra Catania e Bologna accontenta entrambe le squadre mentre lo 0-0 tra Samp ed Udinese è lo specchio di una partita bruttissima. I friulani fanno qualcosa di più, ed ottengono (meritatamente) il primo punto della stagione mentre la Samp dopo la sconfitta interna di una settimana fa con il Napoli appare aver smarrito molte sicurezze. Il secondo 0-0 consecutivo testimonia come l'attacco Cassano-Pazzini non stia vivendo un buon momento di forma e che il centrocampo (Palombo in particolare) accusi le tante partite giocate. Gli infortuni di Tissone, Poli e Sammarco non danno ricambi a Di Carlo. La conclusione è che in queste condizioni è sempre importante muovere la classifica e così i blucerchiati scendono in campo molto attenti ma privi di idee ed osano poco.
Bellissima partita quella tra Bari e Brescia, forse le squadre che stanno meglio sul piano atletico. Il Bari ritrova un ottimo Barreto mentre il Brescia nonostante la sconfitta (2-1) si dimostra una compagine collaudata. Le rondinelle devono fare a meno di Diamanti, mentre Caracciolo è sostituito da Possanzini che affianca Eder. Il pareggio sarebbe il risultato più giusto, ma il rigore di Barreto spezza l'equlibrio.
Prima vittoria per la Fiorentina (2-0) che batte un Parma troppo brutto per essere vero. Marino ha sempre fatto giocare a calcio le proprie squadre, ieri il movimento senza palla è stato nulla e gli emiliani sono apparsi svogliati e privi di idee. La Fiorentina ha ritrovato il proprio pubblico e questo può sicuramente essere un'arma in più per i viola.
EL

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