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lunedì 20 settembre 2010

Moto Gp: Stoner torna bastoner, Lorenzo e Yamaha in difficoltà

Il Gp d'Aragona ci ha riconsegnato lo Stoner che ha impressionato nel 2007, quel ba-Stoner che aveva portato la Ducati davanti a tutti, di anni luce. Dopo quel mondiale vinto trionfalmente sembrava dovesse iniziare una nuova era, ma Valentino non ha abdicato e per Stoner sono iniziati i problemi, scatenatisi nel dopo Laguna Seca 2008 e culminati con i due Gp di pausa forzata nel 2009 per ancora sconosciuti problemi fisici. Nel primo Gp di quest'anno in Qatar sembrava finita la crisi: pole spaziale, primi giri in testa strastosferici e poi....caduta. Da quel momento Casey è entrato in un vortice di mediocrità, spazzato via dall'autoritaria vittoria di ieri, vittoria da bastoner dei bei tempi andati: venerdì prove con pochi giri effettuati ma subito velocissimi, sabato pole con tempo incredibile, domenica in gara giri record e fuga, imprendibile per tutti. L'australiano è veloce da subito e riesce a tenere a bada il prepotente ritorno di Pedrosa, partito stranamente male. I due prendono subito il largo e si confrontano a suon di giri veloci, sfruttando al massimo le loro moto, nettamente più veloci ed efficaci in rettilineo rispetto alla Yamaha, in difficoltà su questo tracciato. Bravissimo Casey a tenere alto il ritmo, distanziando inesorabilmente il futuro compagno di box. Ho spesso criticato Stoner, oggi gli rendo giuste lodi....ma ho dei dubbi circa la sua continuità, saprà riconfermarsi a questi livelli?  Occasione sprecata per Dani, con una vittoria avrebbe messo ancora più pressione al connazionale Lorenzo, finito quarto. Lo spagnolo con grande classe era riuscito a tenere a bada la ducati di Hayden, nettamente più veloce, ma all'ultimo giro ecco la sopresa: l'americano con una manovra da campione lo infila all'ultima curva e in volata gli strappa il podio. Questo è il peggiore risultato stagionale per lui, prima volta fuori dal podio e molto lontano dai primi due. La statistica la dice lunga su che stagione sta facendo ed è indubbio come la causa di questa flessione sia da addebitare ad un netto calo prestazionale della Yamaha, che non è più la moto migliore, superata nettamente dalla Honda e ora anche dalla Ducati. Tuttavia sono certo che Lorenzo saprà metterci una pezza, il vantaggio da gestire si è ridotto ma è comunque cospicuo, 56 punti con 5 gare da disputare. Inoltre il pilota si è mostrato maturo e freddo, sembra aver capito che il mondiale si vince anche con i piazzamenti e che è meglio non rischiare di stendersi per seguire i rivali: uno zero riaprirebbe i giochi.  Alle spalle del capoclassifica, al quinto posto, si piazza Ben Spies che insieme a Dovizioso ha dato vita ad una spettacolare lotta fatta di sorpassi e controsorpassi, con l'americano autore di staccate furiose rintuzzate dal nostro Dovi grazie al motore della sua Honda. L'italiano però ha rovinato tutto con l'ennesima caduta: seconda parte di stagione disastrosa, oscurata ancora di più dalle voci di mercato che lo vogliono nel Team Gresini, un passo indietro nella sua carriera che però potrebbe sollevarlo dal peso di quella pressione che in questa stagione l'ha stritolato.
 Domenica difficilissima per Valentino Rossi, la peggiore dal suo rientro dopo l'infortunio. Per lui sesto posto anonimo, sempre lontanissimo dai primi. Vederlo così è davvero strano. Il dottore sembra non avere più stimoli per questa stagione, la Yamaha non è più efficace e come se non bastasse la sua spalla si è rivelata essere un problema più grave del previsto: operazione in vista, forse già tra un mese. Il sesto posto è arrivato dopo una lotta nelle retrovie con Simoncelli e Barbera, certamente una cosa fuori dal normale per il dottore, sempre abituato a lottare per la vittoria. Rossi conferma che si opererà e chiede alla casa giapponese di lavorare sodo per ridurre il gap dalle altre case, ormai evidente. Per quanto riguarda gli altri italiani, settimo Simoncelli in crescita, nono Melandri. Capirossi out causa operazione alla mano fratturata.
Cinque Gp al termine, Pedrosa e la Honda molto più in forma del binomio Lorenzo-Yahama. I punti di svantaggio sono ancora molti, 56. Può farcela Pedrosa a strappare il mondiale al suo connazionale? A proposito ho aperto un sondaggio sul blog. Fatemi sapere la vostra opinione!

MDZ

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