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lunedì 6 settembre 2010

L'Inter di Benitez: un cantiere

Dopo le prime 3 partite ufficiali (le due Supercoppe e l'impegno di campionato contro il Bologna) si possono azzardare delle riflessioni sull'Inter attuale e che verrà.
Mourinho lavorava in particolare sulla squadra, su concetti di gruppo e collettivo che esasperava mentre Benitez lavora di più su un concetto di gioco che anche se poco spettacolare ha comunque la prerogativa di essere pensato per fare la partita ed imporre le proprie trame. Molto diverso dal contropiede proposto da Mourinho. Il gioco appare al centro del progetto di Benitez, al centro più sicuramente dell'uomo, del giocatore/ guerriero che Mourinho voleva. I giocatori giocavano per lo sciamano portoghese animati da motivazioni che lui sapeva trovare. I giocatori di Benitez sono molto più tattici, hanno un compito e devono portarlo a termine per l'equilibrio della squadra. Sono delle pedine mosse da giocatore di scacchi. Benitez è un uomo tranquillo un architetto del calcio esattamente il contrario dell'esuberante e centralissimo Mourinho. Sono entrambi grandissimi tecnici ma opposti. Non è facile per una squadra che ha vinto tutto con un certo tipo di filosofia resettare tutto in 3-4 mesi e calarsi in una nuova mentalità. Benitez non è venuto all'Inter in punta di piedi ma pretende (come è giusto che sia) di essere seguito dai giocatori e mettere in pratica subito le sue idee. L'Inter di Mourinho guadagnava campo con il pressing che distruggeva il gioco avversario mentre Benitez ama il palleggio, un regista basso come Xabi Alonso che verticalizzi la manovra e permetta alla squadra di rimanere in possesso palla. L'unico elemento nella rosa dell'Inter in grado di fare questo tipo di gioco è Motta che al momento non è disponibile. Sneijder appare un regista troppo alto, ma è insostituibile e per questo Benitez tornerà al rombo manciniano che permette di avere ritmi di gioco meno frenetici ed un fraseggio più costante e continuo con reparti stretti. Il campo ci dirà se queste supposizioni sono esatte e soprattutto se il progetto Benitez avrà successo.
EL

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