Cerca nel blog

lunedì 13 settembre 2010

Pari spettacolo a Torino, Chievo capolista

Dopo gli anticipi del sabato che hanno visto le sconfitte di Milan e Roma, la seconda giornata non ha lesinato ulteriori soprese: il Brescia ha piegato un Palermo sciupone; stesso copione della partita vista al Massimino di Catania dove gli etnei hanno avuto bisogno di due rigori per aver ragione di un bel Parma. La squadra di Marino esprime un buon calcio con il tridente Marques-Bojinov-Giovinco di grande talento anche se leggero ma è imprecisa ed ingenua in difesa. Il Brescia ha Sereni in giornata super che salva almeno tre grandi occasioni da goal costruite dalla squadra di Rossi. Le rondinelle si giocheranno fino all'ultimo la salvezza e proprio questi tre punti strappati al Palermo potrebbero essere importanti. La squadra di Rossi, ancora priva di Pinilla, gioca bene ma ha gravi amnesie difensive che Caracciolo e Diamanti puniscono. Il 3-2 finale testimonia come la partita sia stata spettacolare ma giocata con scarsa attenzione difensiva. La differenza l'hanno fatta i portieri, con un Sereni davvero superlativo. Era la prima partita alle 12.30: i giocatori non paiono aver subito l'orario inconsueto. Strana la partita della Fiorentina a Lecce: i viola sembravano essere superiori agli avversari sotto tutti i punti di vista. Il goal di Di Michele dopo il grave errore di Montolivo (il rinnovo del contratto inizia ad essere un problema) non ha svegliato la Fiorentina che senza Mutu, Jovetic e Vargas non ha giocatori che possano farle cambiare ritmo. Il goal annullato a Kroldrup non può essere una scusante per una squadra che non vince da 10 turni compreso il disastroso finale dello scorso campionato. Vince e convince la Lazio che dopo 70' di possesso palla ripetuto piega la resistenza del Bologna. Il 3-1 finale rispecchia i valori in campo con gli emiliani ordinati e grintosi fino a che la condizione fisica ha retto e la Lazio abile e paziente. Zarate è stato lasciato negli spogliatoi e l'involuzione tecnico, tattica ed anche comportamentale del talento italo-argentino è evidente.
Capolista ed unica squadra a punteggio pieno è il Chievo: la squadra di Pioli s'impone 1-3 a Genova dopo essere andato sotto. Moscardelli, Marcolini e Pellissier ribaltano il punteggio. Sono punti importanti messi via per la salvezza (che resta e deve restare l'obbiettivo del Chievo) ma è la testimonianza che il progetto funziona. Continuo a pensare che il Genoa non abbia fatto un gran mercato: nonostante i molti giocatori presi e i 50 milioni investiti dal presidente Preziosi mancano ancora alternative a Marco Rossi e la difesa Ranocchia-Dainelli-Kaladze è troppo lenta per poter supportare un modulo complesso ed offensivo come il 3-4-3.
La partita più attesa della giornata era Juventus-Sampdoria ed il confronto non ha tradito le attese. Il 3-3 finale è stato spettacolare e giusto. Il primo tempo è stato dominato dalla Samp cui l'1-1 (Pozzi, Marchisio) sta strettissimo; nella ripresa molto meglio la Juve ripresa due volte dopo essere stata in vantaggio. Samp e Juve sono due squadre che si affrontano a viso aperto, non rinunciando alla qualità. Le difese sono assolutamente da registrare. L'indicazione che si può trarre dalla partita è che la Juve non potrà nemmeno quest'anno competere per lo scudetto, mentre la Samp pur senza Pazzini, Guberti e Poli può disporre di un organico di giovani di alto livello. Koman, Volta, Marilungo, Obiang sono tutti debuttanti che non hanno fatto rimpiangere gli "pseudo titolari". Del Neri dovrà fare un gran lavoro difensivo: imporre a Chiellini e Bonucci di giocare più alti e catechizzare in fase di non possesso De Ceglie e Motta (pessimo ieri). Note positive vengono dai due esterni e da un modo di stare in campo voglioso e determinato. Detto questo la Juve non partiva così male in campionato dal 1962.
EL

Nessun commento: